Luciano Rispoli, psicologo e psicoterapeuta, interpreta attraverso la Psicologia Funzionale la lettura del corpo.
In piedi, a gambe larghe e piedi eccessivamente divaricati → Apparente stabilità ma in realtà difficoltà a muoversi e a scattare nella vita, immobilità di fondo.
In piedi, a gambe troppo strette e piedi quasi uniti → Precarietà, poca stabilità, poca consistenza.
In piedi, ginocchia all’indietro, con gambe un po’ arcuate all’indietro → La persona è trattenuta, avrebbe voglia di scattare ma è compressa.
Le spalle sono alzate e la testa incassata dentro → Indica una paura di fondo degli altri, una voglia di nascondersi, di non essere visti.
La spalla destra più bassa dell’altra → La persona sente il peso dell’agire e delle responsabilità.
Una spalla sola è portata in avanti → La persona si lascia scivolare addosso le implicazioni affettive con l’altro, non si fa coinvolgere molto, ritiene che le cose dell’altro non sono importanti.
Mascella contratta → Preoccupazioni esagerate e rimuginii frequenti con ansia.
Mani contratte ma non completamente chiuse → La persona ha molta voglia di aggredire e sembra quasi pronta a farlo. Ma c’è una certa paura di fondo.
Mani serrate a pugno → Rabbia compressa e chiusa. La persona ha una grande difficoltà a farla uscire all’esterno.
In piedi, il busto un po’ ritirato all’indietro → La persona non vuole affrontare le situazioni, specie quelle affettive, ha paura, si tiene a distanza.
In piedi, braccia non lungo i fianchi ma portate abbastanza verso avanti → Atteggiamento di apparente stabilità ma contraddetto da un forte desiderio di essere trascinato dall’altro, portato con sé dall’altro.