Editoriale rivista di Psicologia: Infiammazione e inquinamento nelle Psicopatologie. – Il Direttore scientifico racconta

Di seguito l’editoriale del nuovo numero della Rivista Scientifica di Psicologia n.10 “Infiammazione e inquinamento nella Psicopatologie. Valutazione, cura, prevenzione, progetti”


Rivista di Psicologia: “Infiammazione e inquinamento nella Psicopatologie. Valutazione, cura, prevenzione, progetti”

In questo numero della nostra rivista e nel prossimo numero ospitiamo gli interventi portati al IV Congresso Internazionale del Neo Funzionalismo, a Napoli nel maggio 2023 dal titolo: Infiammazione e inquinamento nelle psicopatologie, valutazione, cura, prevenzione,
progetti.
Un Congresso con mire ambiziose e sempre più orientato verso l’integrazione di vari saperi scientifici che riguardano la salute e il benessere del genere umano. Il Congresso, infatti,
si è occupato della possibile collaborazione ed interazione tra, da un lato teoria e metodologia della psicoterapia Funzionale (che opera sulla persona intera compreso il livello
fisiologico, neuroendocrino, neurovegetativo, immunitario, sensomotorio, oltre che cognitivo ed emotivo) e dall’altro le ricerche e le scoperte più attuali dell’epigenetica e della biologia molecolare, che stanno sempre di più mettendo a fuoco gli effetti di un ambiente malato e alterato, dell’inquinamento, sulla salute.
Il problema della sopravvivenza della vita sulla Terra non consiste soltanto nell’innalzamento della temperatura, nella quantità di CO2 immessa nell’atmosfera, nei gas serra; ma riguarda anche e soprattutto tutto ciò che ha un impatto sulla salute delle persone, in tutta la loro vita sin dall’infanzia. Da qui il tema oggi sempre più studiato dell’infiammazione, che risulta essere una base comune di gran parte delle patologie mediche e delle psicopatologie.
D’altra parte, in una visione complessiva del funzionamento della persona, è indispensabile tenere conto della genetica (che delinea le linee di sviluppo e le caratteristiche degli esseri umani) ma anche della epigenetica che studia l’attivarsi o modificarsi del corredo genetico (e quindi addirittura del DNA) per effetto della relazione dell’individuo con l’ambiente; in tutta la vita, dalla nascita (e anche prima della nascita) in avanti.
Da qui il titolo di questo Congresso che si focalizza su inquinamento e infiammazione,
quali elementi che costituiscono un vero e grave pericolo perché influiscono in modo determinante non soltanto sulla salute fisica delle persone e del pianeta ma anche sulla sofferenza psichica del genere umano. Ancora una volta, come il Neo Funzionalismo sostiene da tempo (confortato da tutte le ricerche più recenti), risulta evidente che mente e corpo sono strettamente interconnessi, non si possono separare; per cui la sfida più avanzata è comprendere come alterazioni dell’organismo umano e alterazioni dell’ambiente in cui l’organismo vive producono sofferenza, disagio fisico e psichico; tumori e altre malattie note, ma anche vere e proprie psicopatologie.
Importante è riuscire a individuare come inquinamento e infiammazione (che sono profondamente inter relazionati) agiscono oggi e agiranno nel futuro sempre di più sulla
qualità di vita sul benessere di fondo o sul malessere, a tutti i livelli fisici e mentali. E questo
per poter progettare interventi sempre più capaci sia di curare la vita degli individui e del pianeta, sia di poter realizzare interventi preventivi di reale e grande efficacia.

Nel Congresso, abbiamo raccolto questa sfida così importante e delicata attraverso le idee, le scoperte e le ricerche più avanzate portate dai vari relatori, in un dialogo che ha cominciato ad essere fecondo, e con interventi realmente di grande livello e profondità: nella ricerca di ricollegare il funzionamento dell’organismo nella sua complessità mente-corpo al funzionamento dell’organismo ambiente anch’esso nella sua complessità. Il tema è dunque come salvaguardare la vita non soltanto dalla pericolosità delle catastrofi che il cambiamento climatico sta producendo, ma andando alle alterazioni complessive che si creano al di fuori della persona e al di dentro della persona, in un’unitarietà inscindibile. Si tratta di salvaguardare la vita, far sì che gli esseri umani possano non solo sopravvivere ma vivere pienamente in una condizione di salute, una condizione di benessere, una condizione di piena e profonda vitalità. E questo non deve essere un’utopia.
È vero, c’è un rischio di sopravvivenza per mancanza di acqua, per un problema di cibo,
c’è un problema di incremento di zone desertiche, c’è un problema di tempeste, cicloni,
allagamenti, di caldo sempre più intenso, di scioglimento dei ghiacciai. E tutto questo sembra
inequivocabilmente opera proprio dell’uomo. Ecco perché dobbiamo andare alle radici del problema, al cambiamento non solo dell’ambiente ma soprattutto del genere umano che lo sta alterando. E per far questo dobbiamo ricominciare dall’infanzia. Dobbiamo pensare a come vivono i nostri bambini, come vivranno le generazioni future; e pensare dunque che è importante fare una vera prevenzione rispetto ai disfunzionamenti e alle storture che si possono generare nelle persone e che creano malessere in se stesse, negli altri e nel pianeta. 

Siamo chiamati ad una comprensione complessiva, ad una sinergia tra le varie discipline, tra le
varie scienze, tra vari ricercatori, per agire sul futuro. A cominciare proprio dai bambini, dalle nuove generazioni, dalla loro salute fisica e psichica e dalla loro capacità di costruire un mondo nuovo, un nuovo inizio. Oggi è possibile pensare a un intervento multidimensionale, a un apporto sinergico di varie discipline: neuroscienze, medicina, psicoterapia, genetica, epigenetica, endocrinologia, biologia: solo un intervento integrato può affrontare problemi così complessi. Infiammazione e inquinamento, nella loro profonda interconnessione, saranno sempre più nel futuro (prossimo e non remoto) condizioni che devono essere comprese e affrontate energicamente. Si tratta della salute nel senso più pieno della parola, si tratta del benessere nel senso più pieno della parola.

La pandemia ha messo in evidenza vieppiù l’aspetto di fragilità della salute umana; ma non è stata la pandemia di per sé o la paura del virus a scombussolare profondamente la salute e lo star bene di tante persone, ma il fatto che coloro che hanno sofferto di più, che si sono ammalati di più, erano già organismi con in atto alterazioni sia psichiche che fisiche: alterazioni
che possono essere individuate e riconosciute solo in un’ottica olistica (come quella del Neo
Funzionalismo.) Non dimentichiamo che quanto detto emerge chiaramente dalla diffusione crescente di disturbi e patologie anche gravi, sempre più presenti già nell’infanzia e nell’adolescenza: un segnale di allarme che non può essere più ignorato.
Da qui la necessità di una prevenzione seria, piena ed efficace trovando le modalità per intervenire su questi processi a livello del funzionamento della persona, oltre all’l’intervento macro
sul pianeta, sul clima, sulle sostanze tossiche, sull’inquinamento. Una prevenzione e una
possibilità di cura attraverso un insieme di metodi sempre più avanzati, ma sempre più
integrati tra di loro, in una piena profonda collaborazione tra tutte le discipline che si occupano
della persona umana.

Buona lettura!

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A proposito di Luciano Rispoli

Psicologo, Psicoterapeuta fondatore della psicologia Funzionale e del suo modello integrato di psicoterapia, trainer e formatore in Italia e all’estero in strutture pubbliche e private. Fondatore della Scuola Europea di Formazione in Psicoterapia Funzionale (SEF), della Società Italiana di Psicoterapia Funzionale (SIF) e della EIPF (Ecole Internationale de Psychothérapie Fonctionnelle – Escuela Internacional de Psicoterapia Funcional). Membro attivo sin dall’inizio di Organizzazioni Internazionali importanti della Psicoterapia: già Presidente della Società Italiana di Psicoterapia e Psicologia Clinica. Membro onorario dell’European Association for Body-Psycotherapy (EABP), del Comité Scientifique Internationale de Psychotherapie Corporelle (CSITP). Presidente onorario della Associazione Italiana per la Psicoterapia Corporea (AIPC). Autore di progetti per l’Infanzia e Adolescenza in diverse realtà, in Italia e all’Estero. Già docente di Metodologia clinica e prevenzione psicologica presso l’Università di Enna. Le sue ricerche hanno spaziato dallo studio sui Processi di psicoterapia e la loro valutazione, allo studio su Infanzia e Adolescenza, allo studio sui fenomeni dello Stress e la sua misurazione. Autore di 15 libri e di oltre 140 articoli pubblicati in Italia e all’Estero.

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