IL Neo-Funzionalismo

Nascita del Funzionalismo moderno

Luciano Rispoli

Il Funzionalismo moderno nasce con gli studi, le ricerche e le teorizzazioni di Luciano Rispoli nella Scuola di Napoli e nella Scuola Europea di Psicoterapia Funzionale (da lui fondate Approfondisci su Wikipedia), dagli anni ’80 in avanti. Nasce da una strada differente rispetto a quella del primo Funzionalismo; poiché affonda le sue radici nella pratica clinica, nella diagnostica, nell’analisi dei processi terapeutici e di cambiamento; ma anche nelle ricerche di tipo psicofisiologico, nello studio del bambino prima e dopo la nascita, nelle ricerche sul Sé nello sviluppo evolutivo, negli studi relativi al campo delle complesse relazioni corpo-mente; e in una concezione della persona, dell’organismo umano, visti nella loro interezza.

Il Funzionalismo moderno si è sviluppato nell’intento di arrivare a costruire cornici teoriche che riuscissero a inquadrare in modo scientificamente corretto e nuovo tutto questo: i risultati delle ricerche che si stavano realizzando negli anni ’90 sui processi di terapia da un lato, e sullo sviluppo evolutivo del bambino dall’altro; i dati che emergevano, sempre più chiari, dalla pratica clinica e dalla valutazione della terapia.

Nel Funzionalismo moderno ritroviamo un vero e proprio salto epistemologico e scientifico: si propone, infatti, di affrontare la complessità della persona e superare i riduzionismi precedenti, prendendo in considerazione tutti i fenomeni che riguardano la persona intera. E ciò nell’intento di arrivare a possibilità operative profonde ed efficaci, ad un olismo non più vago e generico ma concreto, dettagliato, specifico.

Tutto questo è oggi reso possibile sia grazie a tutte le più recenti scoperte, sia introducendo concetti nuovi e fecondi:

  1. a) innanzitutto il concetto di Funzione. Le Funzioni sono le componenti del Sé, e allo stesso tempo rappresentano la persona intera;
  2. b) e poi le Esperienze di Base, Esperienze che il bambino attraversa nelle varie fasi del suo sviluppo e che conserva per tutta la vita come capacità di fondo, come Funzionamenti di fondo. I Funzionamenti di fondo sono alla base della nostra esistenza, producono comportamenti, pensieri, emozioni, gesti e atteggiamenti specifici nelle varie e differenti situazioni. I Funzionamenti di fondo sono essenziali e caratteristici della specie umana: le varie culture possono determinare solo i modi con cui questi si esplicano (gesti specifici, pensieri particolari, modi di usare le parole, ecc.). ma i Funzionamenti di fondo sono gli stessi dappertutto.

Come si è arrivati a queste nuove scoperte?

I fenomeni intensi che emergevano nella pratica di una Psicoterapia che univa mente e corpo, il recupero di sensazioni interne relative anche a epoche molto precoci della vita dei pazienti, i cambiamenti che non riguardavano solo il cognitivo o le emozioni ma anche sistemi psicofisiologici e neurobiologici, gli effetti riscontrati sui differenti piani di funzionamento delle persone, tutto ciò ha aiutato ad aprire una strada nuova della scienza verso la sfida alla complessità.

Cosa rendeva possibile tutto questo?

Non era il corpo (concetto troppo vago e impreciso) ad essere importante (come tuttora pensa la Body-Psychotheray), ma i Funzionamenti di fondo della persona nella sua interezza, il modo di funzionare che produce poi idee, comportamenti e atteggiamenti.

E la chiarezza è venuta, appunto, attraverso la scoperta delle Funzioni del Sé e delle Esperienze di Base che si attraversano dall’infanzia in avanti, e che determinano il nostro modo di funzionare anche da adulti. E’ stato come arrivare alle fonti di un fiume importante, e capire perché il fiume prende questa o quella direzione; e come si fa per fargli cambiare direzione, in modo chiaro e preciso, semplice e complesso allo stesso tempo.

Oggi conosciamo gran parte di tutti questi Funzionamenti, e dunque possiamo capire cosa è accaduto alla persona, come intervenire e cosa succede quando interveniamo in modo preciso e dettagliato. E’ da qui che Rispoli ha fatto venire alla luce una maniera diversa di leggere l’organismo vivente: un’ottica multidimensionale, un modo di pensare la realtà che si muovesse sul particolare e sul globale al contempo. Da qui si è rafforzata la convinzione che si dovessero considerare l’organizzazione degli organismi viventi e il loro funzionamento come elementi portanti di una visione diversa e moderna dei fenomeni complessi.

Questa è stata la strada attraverso la quale si è venuto costruendo nella Scuola di Napoli, sin dagli anni ’90, il Funzionalismo moderno.

 

 

Il Manifesto del Funzionalismo Moderno

Luciano Rispoli

 Editore: Alpes

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Questo ”Manifesto” presenta il quadro intero dello sviluppo moderno del Funzionalismo, a partire dal Funzionalismo della scuola di Chicago, passando dagli studi sul rapporto corpo-mente, fino ai contributi più attuali di discipline scientifiche come le neuroscienze, la psicofisiologia, l’infant research. Si illustrano le basi scientifiche del Neofunzionalismo, le Funzioni e i Sistemi che compongono li Sé (vale a dire la persona vista nella sua interezza e complessità) i Funzionamenti di fondo del Sé e le innovazioni che questi concezioni costituiscono: sia nella valutazione diagnostica, sia nell’intervento terapeutico, sia nella prevenzione.

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