Luciano Rispoli psicoterapeuta: Divisione di psicologia clinica, n°10.

in “SIPs News” n. 10, dicembre 1993.

Il seguente articolo raccoglie i contributi delle varie componenti professionali, dei vari settori e, nella sua seconda parte, delle differenti aree Teorico-cliniche, dalle quali, a livello nazionale, sono stati indicati i percorsi formativi minimi per un’adeguata formazione  alla  psicoterapia  in ciascun’area.


 ART. 35 (PSICOTERAPIA) ADEMPIMENTI FINALI

Ai Ministeri interessati, agli Assessorati regionali alla Sanità, a tutti i Consigli Regionali dell’Ordine degli Psicologi, ai Corsi di Laurea in Psicologia, alle Scuole di Specializzazione Universitarie, ai Servizi di Salute Mentale, agli Istituti e alle Scuole di Formazione in Psicoterapia, alle Associazioni di psicologi clinici e psicoterapeuti.

Loro sedi

Il presente Documento sui criteri per l’attuazione dell’art. 35 raccoglie i contributi delle varie componenti professionali, dei vari settori e, nella sua seconda parte, delle differenti aree Teorico-cliniche, dalle quali, a livello nazionale, sono stati indicati i percorsi formativi minimi per un’adeguata formazione  alla  psicoterapia  in ciascun’area.

Riteniamo infatti indispensabile, in questa fase delicata per la psicologia clinica dell’attuazione dell’alt. 35:

  • imboccare decisamente la strada della serietà scientifica e professionale, del profilo culturale di alto livello, di chiarezza a tutela dell’utenza
  • delineare criteri definiti e trasparenti per costituire in modo corretto e controllabile gli elenchi degli psicoterapeuti
  • adoperare gli stessi criteri in tutti i Consigli Regionali dell’Ordine

Per motivi di spazio si è qui pubblicata solo una sintesi ristretta del Documento originale che può essere richiesto da chiunque lo desideri al Delegato Nazionale SIPs Clinica Dott. Luciano Rispoli – Salita San Filippo 1/c – 80122 Napoli – Tel. 081.660284

Qualità e scientificità

La SIPs Clinica si è sempre mossa in direzione di una linea culturale e scientifica di alto profilo, che garantisse l’utenza, ridonandole fiducia in un campo per troppo tempo confuso e inquinato da improvvisazioni, e che garantisse al contempo coloro che hanno ritenuto eticamente doveroso realizzare una seria formazione specifica, con tutto ciò che questa comporta in termini di costi economici e personali.

Validità della certificazione prodotta

Vagliare la validità vuoi dire valutare la qualità della formazione specifica. Sembra chiaro che le intenzioni del legislatore siano state di attribuire ai Consigli dell’Ordine la responsabilità di entrare nel merito della qualità della formazione svolta dagli psicoterapeuti.

Pluralismo

La legge richiede una specifica formazione: non una qualunque formazione, né una sola determinata formazione, bensì una tra le varie formazioni specifiche (cioè adeguate) esistenti, scientificamente (e non giuridicamente) riconosciute dalla comunità degli psicoterapeuti.

Omogeneità con l’art. 3

E’ indispensabile, pur con una certa elasticità, non tenere conto dei criteri formulati per la Formazione degli psicoterapeuti “a regime”, e in particolare:

  • una formazione che sia della durata di circa quattro anni.
  • un indirizzo scientifico-culturale e un modello di psicoterapia riconducibili ad un’area scientifica internazionale
  • una formazione non chiusa strettamente sul modello, ma aperta a concezioni più ampie di psicologia, psicopatologia, psicologia dello sviluppo e agli altri modelli di psicoterapia
  • una produzione personale scientifica

Formazione specifica: a) attraversamento personale, b) formazione teorica e formazione teorico-pratica e c) supervisione, in strutture pubbliche e private

Adozione di criteri definiti, precisi, trasparenti.

LINEE GENERALI:

  • Attraversamento personale (individuale o di gruppo) non frammentario (saper essere).
  • Formazione teorica (sapere) e teorico-pratica (saper fare) non spezzettata in piccoli corsi, ma completata all’interno di una delle varie aree teoriche.
  • Supervisione (individuale o di gruppo) congruente (almeno per gran parte) con l’area teorica di formazione.

La formazione teorica e teorico-pratica può essere stata svolta presso: Istituzioni Universitarie, oppure Strutture Sociosanitarie oppure Istituti e Scuole privati.

E’ condizione indispensabile che ci siano stati dei responsabili di tale formazione (che la comprovano), dei docenti, i programmi della formazione svolta, e una valutazione finale.

Formazione nei Servizi Sociosanitari

Si può considerare valida una formazione in cui teoria, pratica e supervisione siano state realizzate anche “sul campo”, nei Servizi, purché vi sia stata un’organizzazione dell’apprendimento del tipo di quella descritta nel paragrafo precedente.

Per i casi in cui ciò non sia avvenuto in modo completo, dobbiamo accettare la possibilità di un completamento realizzato in corsi esterni, purché congruenti con il modello teorico prevalente già appreso dal soggetto.

Preminenza dell’attività

Intesa come prevalenza dell’esercizio dell’attività psicoterapeutica su altre attività. come non marginalità: non stabilita con il criterio del reddito o del monte ore, ma dal ruolo che il soggetto ricopre all’interno di strutture pubbliche o private, o in assenza di questo, dall’autocertificazione.

Continuità dell’attività

Rafforza il criterio della non marginalità, come non occasionalità dell’attività psicoterapeutica. E’ dunque anch’esso un elemento che si evince dal curriculum professionale prodotto con l’autocertificazione dal candidato.

Periodo d’ombra non ricoperto da alcuna normativa

Necessità di una soluzione per tutti coloro che termineranno la loro formazione dopo l’11 marzo 1994 avendola iniziata prima dell’ottobre 1994 (prima dell’inizio dei corsi riconosciuti ex art. 3), attraverso due diverse possibilità:

1) per coloro che hanno seguito una formazione in Scuole Universitarie o Istituti privati che avranno ottenuto il riconoscimento, applicazione delle stesse condizioni relative all’art. 3 a regime,

2) per tutti gli altri applicazione degli stessi criteri dell’art. 35.

PARTE II – PERCORSI FORMATIVI MINIMI DELLE PRINCIPALI AREE TEORICHE

I criteri minimi formativi contenuti in questa seconda parte sono stati individuati con il contributo diretto di esponenti significativi, a livello nazionale, delle varie aree e delle varie scuole di psicoterapia e non possono rappresentare che in modo indicativo l’intero panorama esistente.

AREA DI PSICOTERAPIA INDIVIDUALE AD ORIENTAMENTO PSICOANALITICO

Attraversamento personale: con uno psicoanalista riconosciuto da una Società psicoanalitica e per un periodo minimale di 4 anni (3 sedute settimanali)

Formazione teorico-pratica: Seminari, Corsi, Convegni, Congressi, ecc., che siano tenuti da docenti qualificati e seguiti in modo non sporadico, per almeno 4 anni, pur se non “collegati” in un contenitore quale quello costituito dalle “scuole”.

Supervisione: sia individuale che in gruppo, almeno 3-4 anni

AREA PSICOANALITICA IN “SCUOLE” CON UN TRAINING PIÙ’  STRUTTURATO

Attraversamento personale: 150 ore di psicoterapia individuale e 60 di gruppo

Formazione teorico-pratica: 4 anni per un totale di circa 1000 ore

Supervisione: 150 ore di cui almeno una consistente parte a livello individuale

Tirocini supervisionati

AREA GRUPPALE; AREA GRUPPO-ANALITICA

Attraversamento personale: terapia analitica personale individuale o di gruppo, non meno di 3 anni o 300 ore

Formazione teorico-pratica: a) buone basi teorico-cliniche acquisite in corsi strutturati o almeno tramite sensibilizzazioni, seminari, workshop, non meno di 200 ore; b)specifica formazione alla situazione gruppale, non meno di 2 anni o 200 ore

Supervisione: individuale e/o di gruppo, non meno di 2 anni o 150 ore, centrata sulla conduzione di gruppi terapeutici.

AREA GRUPPALE: MODELLO DELLA CONCEZIONE OPERATIVA DI GRUPPO

Attraversamento personale: terapia analitica personale individuale o di gruppo (minimo 250 ore)

Apprendimento teorico-pratico: il trattino tra teorico e pratico segnala che il “modello pedagogico” richiede che la informazione teorica sia seguita da una dinamica gruppale (minimo 300 ore).

Supervisione: individuale e/o di gruppo per un minimo di 100 ore.

  AREA DELLA GESTALT

Attraversamento personale: individuale o di gruppo, almeno 3 anni

Formazione teorico-pratica: 4 anni (circa 700 ore), di cui circa 250 ore sono dedicate al lavoro su se stessi in terapia di gruppo

Supervisione: almeno un anno.

AREA PSICO-CORPOREA

Attraversamento personale: terapia individuale almeno di tre anni (150 sedute un’ora ciascuna) e di gruppo almeno di 1 anno

Formazione teorico-pratica: formazione della durata di almeno 4 anni per almeno 700 ore complessive (comprensiva di formazione teorico-clinica di base, formazione specifica in psicoterapia corporea, tirocini e osservazioni supervisionati);

Supervisione: individuale e di gruppo  (piccoli gruppi) per almeno 1 anno

AREA SISTEMICO-RELAZIONALE

Attraversamento personale: lavoro autocentrato sull’allievo e sulla sua famiglia, svolto all’interno del training, per il primo anno e mezzo (circa 150 ore);

Formazione teorico-pratica: 200 ore l’anno per 4 anni: la metà del secondo anno, il terzo e il quarto incentrati su consultazioni e terapie alle famiglie con il Didatta e la Supervisione del piccolo gruppo (6-8 persone). Lezioni e gruppi di lettura: Seminari teorici e giornate di studio

Supervisione: Indiretta e diretta: sulle consultazioni e le terapie alle famiglie svolta all’interno del training.

AREA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE

Attraversamento personale: almeno 100 ore

Formazione teorico-pratica: 4 anni di training per un minimo di 400 ore, comprensivi della supervisione (4° anno)

Supervisione: un minimo di 100 ore, comprese nel training, in gruppi di formazione delle dimensioni di non più di 4 partecipanti o individualmente.

AREA TRANSAZIONALE

Attraversamento personale: almeno 3 anni (per un totale di almeno 100 sedute)

Formazione teorico-pratica: 4 anni per un totale di 700 ore circa, di cui 300 sono dedicate al lavoro su se stessi in terapia di gruppo

Supervisione: individuale almeno un anno; quella di gruppo è all’interno del training per circa 100 ore.

AREA UMANISTICA

Attraversamento personale: almeno 100 ore nell’arco di 4 anni

Formazione teorico-pratica: 4 anni di training per un totale di almeno 700 ore

Supervisione: 160 ore nell’arco di 4 anni.

 Il Direttivo sta elaborando le proposte di base per il nuovo Programma scientifico e culturale triennale, che faccia da seguito ai progetti del triennio trascorso (incentrati sulla definizione delle Aree teorico-cliniche e sulla operatività dello psicologo clinico al loro interno), da sottoporre alla discussione e alla acquisizione di nuovi e significativi contributi.

Il Direttivo, inoltre, ha terminato l’elaborazione di un Documento per i criteri di attuazione dell’art. 35 che riprende le più autorevoli posizioni espresse dalla Divisione Clinica e dai suoi esponenti, che risistematizza il dibattito che sul tema si è sviluppato, e che raccoglie il contributo specifico di tutte le aree teorico-cliniche, dei vari approcci clinici e dei vari ambiti.

Il Documento ribadisce la linea di alto profilo culturale e scientifico che la Divisione Clinica ha sempre tenuto, a favore di scelte nel campo della psicoterapia in direzione della serietà professionale, del rigore scientifico, della tutela dell’utenza e degli operatori stessi, della qualità.

Esso costituisce inoltre una proposta concreta e dettagliata per la realizzazione di criteri trasparenti e definiti per l’attuazione dell’art. 35, di criteri omogenei per tutti gli ordini Regionali, pur nel rispetto delle diversità e pluralità dei percorsi formativi esistenti.