in “Quaderni Reichiani”,
La Psicoterapia Corporea, in particolare nell’indirizzo corporeo-caratteriale si presenta come un sistema teorico via via più articolato e complesso, comprensivo di un modello di sviluppo evolutivo, di una teoria globale sulla struttura della personalità. di un’ipotesi eziopatogenetica sull’origine di alterazioni e disturbi, di una tecnica diagnostica e terapeutica, di una metodologia sulla formazione.
L’area della Psicoterapia corporea prende l’avvio più di sessant’anni fa dalle prime formulazioni di Wilhelm Reich sulla profonda interazione esistente tra psichico e somatico, tra struttura caratteriale e struttura muscolare. Le denominazioni storiche iniziali di Analisi del Carattere e di Vegetoterapia sottolineano inoltre l’importanza delle funzioni dell’apparato autonomo nelle vicenda emozionali e nelle alterazioni della personalità e del comportamento.
Si sviluppa successivamente sia in America che in Europa in correnti più o meno ortodosse che, dopo svariati percorsi, si sono ritrovate insieme in numerose occasioni.
Gli incontri più significativi per la definizione dell’area psico-corporea, e per l’approfondimento dei suoi principi di base, sono stati:
1° Congresso Europeo di Psicoterapia Corporea a Davos, nel settembre ‘87;
1° Simposio Internazionale su Wilhelm Reich: “Storia di una rimozione” tenutosi a Napoli, nell’ottobre ‘87;
1° Congresso Internazionale di Psicoterapia Corporea a Città del Mexico, nel dicembre ‘87.
Ne è emersa una presenza molto ricca di correnti e indirizzi, che dimostra la consistenza e il peso che oramai ha acquisito a livello mondiale la psicoterapia corporea come modello clinico ed evolutivo completo e sistematizzato.
In questa direzione ci siamo finora mossi e riteniamo ancora che gli obiettivi da consolidare siano l’amplificarsi di un dibattito sempre più ricco di apporti teorici significativi, che collochi chiaramente la psicoterapia corporea nell’area della Psicologia clinica. Questo significa una continua riconnessione con la psicologia sperimentale e di base, un’attenzione epistemologica alla verificabilità e scientificità del modello, un fruttuoso scambio con le più recenti acquisizioni delle discipline scientifiche contigue.
La Psicoterapia Corporea, in particolare nell’indirizzo corporeo-caratteriale si presenta come un sistema teorico via via più articolato e complesso, comprensivo di un modello di sviluppo evolutivo, di una teoria globale sulla struttura della personalità. di un’ipotesi eziopatogenetica sull’origine di alterazioni e disturbi, di una tecnica diagnostica e terapeutica, di una metodologia sulla formazione. Tra le concettualizzazioni di base riportiamo quella del Sé Corporeo come struttura di più piani e processi funzionali integrati originariamente; il superamento dei dualismi (psiche-soma, verbale-non verbale); il riscontro di sconnessioni e incongruenze tra diversi piani funzionali o all’interno dello stesso piano, come espressioni di conflitti profondi: l’utilizzazione integrata dei livelli posturale, morfologico e fisiologico (al di là della limitata lettura del corpo, o del solo gesto-segnale), in connessione profonda col cognitivo, ideativo e affettivo.
L’esplorazione di questi settori della psicologia clinica conduce ad una ridefinizione di concetti psicodinamici classici (campo transferale, resistenze e meccanismi di difesa, interpretazione, acting, rimozione) e alla assunzione di nuove formulazioni (regressione psicosomatica, mobilità funzionale, stratificazione emozionale, carattere modulare ed evolutivo del processo terapeutico).
L’area della Psicoterapia corporea si è sviluppata con ricerche e interventi anche nei campi della gestazione, nascita e prima infanzia, della psicopedagogia e apprendimento, della metodologia dei gruppi, dei servizi territoriali e della formazione, oltre che, naturalmente, nella clinica in senso più stretto, sia per disturbi più propriamente psichici che per quelli di tipo psicosomatico.