Luciano Rispoli Psicoterapeuta: Specificità e prospettive della Psicologia Clinica.

in “la Professione di Psicologo” Anno II n.7 Agosto 1995.

Luciano Rispoli, Presidente Società Italiana di Psicologia Clinica e Psicoterapia, articola le specificità e le prospettive future della Psicologia clinica.

 
L’articolo del Vicepresidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, Marialaura Veronese, apparso sul n. 5 de “la Professione di Psicologo”, fa giustamente appello alla chiarezza e alla correttezza in un momento di delicati e difficili equilibri in seno alla nostra società sulle vicende della Psicologia e sul rapporto con il mondo medico. Noi raccogliamo e rilanciamo questo appello, su tutti e due i problemi sollevati: quello relativo alle idoneità in “Psicologia Clinica” e in “Psicologia” e quello delle “Scuole di specializzazione universitarie in Psicologia Clinica”.
Sul primo abbiamo già in passato inviato una nota al Consiglio Superiore di Sanità e al Ministro per sottolineare la necessità di salvaguardare la specificità dell’ intervento psicologico (rispetto a quello medico) in tutte le sue forme e applicazioni; una specificità che va sempre mantenuta (anche nel senso di riservare tali idoneità a chi di diritto dovrebbe accedervi, e cioè gli psicologi) perchè fonte di arricchimento e di pluralità nel Servizio Sanitario.
Relativamente al secondo punto, sosteniamo con grande convinzione (come del resto dichiariamo nei nostri documenti) la necessità di collaborazione e cooperazione tra i vari poli della Psicologia: l’Università, le Scuole e gli Istituti privati, i Servizi nel pubblico, e tra i vari approcci e modelli di intervento. E dunque anche nei processi di formazione risulta di estrema importanza salvaguardare questa “plurarità” di punti di vista e di metodologie. Ma ciò significa favorire uno stretto collegamento tra formazione e realtà nelle quali si ricerca e si interviene, cioè realtà che appartengono comunque allo specifico della psicologia.

Secondo quest’ottica, anche le Scuole di Specializzazione in Psicologia Clinica dovrebbero rispecchiare allora la specificità della Psicologia, essere collegate alle Facoltà di Psicologia o ai Corsi di Laurea in Psicologia; e soprattutto essere rivolte ai laureati in Psicologia, come uno dei naturali sbocchi della professionalità psicologica; appunto, una specializzazione ulteriore dopo il Diploma di Laurea.

Da tempo andiamo sostenendo la necessità di comprendere e rafforzare la ricchezza e l’ampio ventaglio operativo che attengono alla Psicologia e in particolare al settore della Psicologia Clinica: non si può appiattire tutto alla sola Psicoterapia, anche se questa ricopre un ruolo importante nel panorama psicologico. Ma dalla Psicoterapia e dalla Psicologia al complesso campo di intervento sul sociale il passo è oggi sempre di più indispensabile, affinchè si metta mano ad una reale politica di prevenzione, ad una cultura diffusa ed attiva della prevenzione, sulla quale fino ad oggi è mancato un serio impegno.

E nella cultura della prevenzione la Psicologia Clinica e la Psicologia in genere devono poter svolgere in pieno il loro ruolo e fornire il proprio caratteristico contributo che oggi non può più essere messo da parte; in una sinergia paritetica con il mondo delle altre professionalità senza la quale non si potrebbe neppure aspirare a risultati come minimo soddisfacenti.