Psicoterapia: La Psicoterapia Corporeo-caratteriale in Psicologia clinica.

First International Congress of Therapies Psicho-Corporels.

Mexico 14-19 Dicembre 1987

Luciano Rispoli, nel seguente scritto, affronta il tema della psicoterapia corporeo-caratteriale come teoria generale del Sé corporeo in psicologia clinica, all’interno del Primo Congresso Internazionale delle Terapie Psico-corporee.


La ricerca degli ultimi 10 anni in Psicologia Clinica ha rivelato l’ampia articolazione di una disciplina scientifica tesa a risolvere i problemi psichici dell’uomo sia nel senso della cura che della prevenzione.

Occuparsi della salute e del benessere è oggi più che mai prioritario in un mondo minacciato dal disagio e dalla sofferenza, spesso presenti in forme catastrofiche che colpiscono in modo drammatico anche l’infanzia.
L’esistenza di diversi approcci al problema non può oggi più eludere quattro principali esigenze di fondo:

1) La necessità che tutti gli approcci psicoterapeutici rielaborino le proprie teorie contribuendo ad un sapere scientifico comune di base.

2) Che le infinità di differenti tecniche confluiscano in poche grandi aree metodologiche e teoriche.

3) Che l’ampliarsi degli strumenti di intervento, in particolare relativi ai piani e alle funzioni corporee, avvenga come arricchimento del patrimonio culturale dell’intera disciplina psicologico—clinica.

4) Che la ricerca vada sempre più colmando le zone di frontiera tra la Psicologia e le altre scienze contigue come la Biologia, l’Etologia, la Psicofisiologia, senza perdere il punto di vista della “relazione psicologica” nè quello di una visione complessiva dell’uomo.

La Teoria del Sè Corporeo e della Stratificazione Emozionale nei distretti corporei raccoglie la tradizione europea del pensiero di Reich; l’idea innovativa di una unità originaria di fondo di pulsioni e processi nel bambino.
Questa teoria è stata elaborata grazie alle ricerche svolte in 20 anni dal Centro Studi W. Reich e dalla Società di Vegetoterapia e Psicoterapia Corporea sia nel campo clinico (dei gruppi, degli adulti e dei bambini), sia in quello della sperimentazione e dell’intervento diretto con l’infanzia, sia infine nel settore della Formazione degli operatori.

Le potenzialità di intervento su disturbi psichici e somatici anche di grosso rilievo, in tempi notevolmente più brevi di quelli possibili anni addietro, sono dovute anche e soprattutto ad una sistematizzazione e ad un progresso della teoria generale che permettono di intervenire con lo strumento della Regressione Psicosomatica in aree molto profonde ed ancora integrate del $è. Si procede così ad tua ricucitura delle “scissioni” in atto nella persona ristabilendo capacità di vivere (ma anche di svilupparsi e apprendere nel caso dei bambini), senza procedere a caso, o con percorsi fissi ma attraverso vie di accesso dirette e circostanziate, caso per caso.
Ciò che viene evitato, al contempo, è il pericolo di un eccessivo schematismo che si illuda di modificare i conflitti profondi muovendo meccanicamente il corpo. La psicoterapia corporeo—caratteriale, infatti, pur avendo altamente affinato le metodologie di intervento corporeo è pur sempre incentrata sulla relazione con il terapeuta, sul suo evolversi lungo fasi e processi graduali, sulla ricchezza di emozioni, fantasie e vissuti che sono propri del complesso e determinante campo transferale.