Scuola di Psicoterapia: Violenza e Funzionalismo.

Sessione plenaria, 2005

ABSTRACT

Come e dove si innesca la violenza

Oggi nel mondo c’è un aumento spaventoso di violenze. Ma la violenza è connaturata con l’uomo, è inevitabile? Da dove ha origine? E soprattutto come e dove si innescano le sue radici? Per rispondere dobbiamo scendere ai Funzionamenti più profondi: Bio-psichici. La Psicologia Funzionale li sta studiando da anni (riprendendo alcuni elementi importanti delle scuole Funzionaliste). Ci sono alterazioni che sfuggono all’analisi tradizionale e che lentamente si stratificano nel nostro organismo (mente-corpo). E pian piano qualcosa accade, si produce violenza in tante manifestazioni. Analizziamo questi Funzionamenti profondi nella loro complessa modalità. Iniziamo a sollevare veli su tutto ciò e a ritrovare la verità. Ricominciamo ad occupare lo spazio sociale, come ci aveva insegnato Reich, ma oggi con una nuova capacità molto più avanzata di vedere i funzionamenti, il collegamento individuo-società, le vie di uscita, i progetti possibili, per produrre un cambiamento nel mondo.


Premessa

Appare ogni giorno più urgente cercare di fermare il crescere della violenza favorendo lo sviluppo di una cultura e di una esistenza di pace che possa veramente portare nel mondo una nuova speranza.

Ma come fare? Quali sono le origini della violenza?

Molto si spende per diffondere, specie in bambini e in adolescenti, concetti di pace e fratellanza. Ma tutto questo non funziona se è stato minato il radicamento profondo della pace e dell’amore nell’individuo. Un individuo potrebbe usare parole che vanno nella direzione della pace e dell’amore ma nei fatti essere incapace di andare nella stessa direzione. Si può sentire parlare di amore, di tolleranza, di condivisione ma non essere di fondo capaci di sentire profondamente questi sentimenti.

E allora, è possibile fare veramente qualcosa? E come andare alle radici della violenza?

L’importanza dello sviluppo evolutivo

In questi anni si sono moltiplicate le nuove scoperte sulla vita del bambino piccolo, sia prima che dopo la nascita. Risulta sempre più chiaro che l’essere umano è sin dall’inizio integrato, capace di relazioni positive con il mondo circostante, capace di amore e di contatto molto intensi. E non è in balia a pulsioni caotiche e distruttive. Distruttivo lo diventa se ci sono ostacoli creati da un mondo che non favorisce (ancora oggi!) il suo sviluppo e la costruzione di una personalità sana e positiva. Per conservare vitalità, benessere, equilibrio e salute, bambine e bambini devono trovare soddisfazione ai loro bisogni fondamentali, oggi individuati in modo molto preciso e concreto. Se non c’è protezione e attenzione ai bisogni fondamentali si formeranno pericolose alterazioni del nucleo profondo del Sé. Il nucleo del Sé, reso fragile e insicuro, si aggrapperà a immagini esteriori e false di forza, tenterà di compensare le carenze inseguendo false sicurezze: il potere, il denaro, il voler dominare, il successo ad ogni costo, e insieme a tutto ciò la violenza. Oppure, cederà alle angosce e finirà per sentirsi debole, sopraffatto, schiacciato. Accade così che si ricorra alle “droghe” (sia in senso stretto che in senso più allargato), nel tentativo di ritrovare, anche se solo apparentemente, la vitalità persa; e si cercheranno momenti di euforia, di allentamento dall’angoscia e dalla paura, di stordimento, di sfide folli alla morte.

Le mutate condizioni sociali

Nella società di oggi (come risulta dalla ricerca da noi effettuata) si stanno drammaticamente alterando alcuni aspetti del funzionamento dell’individuo assolutamente indispensabili a un buon equilibrio. Il supporto affettivo è sempre più carente. Videogiochi, Televisione, Computer, Realtà Virtuale, Velocità, Freddezza tecnologica, prendono sempre più spazio aumentando le fantasie pericolose e l’agire frenetico, e diminuendo sempre più la base vitale delle sensazioni corporee reali. Il bombardamento attraverso i mass-media di “modelli” irraggiungibili, di “modelli” perfetti, di successi facili, fa sentire i giovani sempre più inadeguati, spingendoli ad una ricerca spasmodica e affannosa, e levando loro la possibilità di crescere gradualmente con calma e serenità, basandosi sulle proprie esperienze, il proprio spazio, la propria identità. La somministrazione continua di scene di violenza indurisce, incattivisce: la tenerezza viene sempre più allontanata come qualcosa di negativo.

I grandi progetti sociali di prevenzione

Oggi non possiamo più limitarci a curare un certo numero di pazienti. Non ha più senso. E’ indispensabile mettere in atto delle risposte di grande respiro a partire dalle condizioni difficili e drammatiche in cui versano le nuove generazioni. L’unica speranza è intervenire nell’età in cui il malessere si struttura e in cui le personalità perdono le caratteristiche positive iniziali, si distorcono, smarriscono il senso della loro esistenza; e finiscono per non combattere più per la vita, per la solidarietà, per il rispetto degli altri, della natura e di se stessi. Bisogna ridare senso alla vita, un significato di largo respiro basato sul rispetto, sul contatto, sull’amore, sulla tenerezza; componenti fondamentali per una pienezza di vita che non possiamo più trascurare e che invece le società di oggi stanno distruggendo. Dobbiamo agire, in fretta e in modo radicale, per salvare i nostri bambini e i nostri adolescenti, ma soprattutto per salvare le nostre società!

Progetti possibili, efficaci, a grande diffusione

Ma è possibile farlo? Si, ma solo se andiamo alle radici delle distorsioni, se andiamo ad agire su ciò che è alla base, se interveniamo in modo preciso sui funzionamenti di fondo degli esseri umani: le Esperienze di Base (esperienze fondamentali che i bambini devono poter attraversare e consolidare in modo pieno e positivo). Solo così potremo ottenere risultati profondi, ampi, diffusi e in tempi brevi. Solo con metodi scientifici nuovi ed efficaci: metodi diagnostici realmente predittivi, metodologie e tecniche che realizzino in breve tempo e su larga scala cambiamenti effettivi. Solo recuperando i funzionamenti persi, le Esperienze di Base carenti e alterate. Questa è la nuova scommessa scientifica ma anche la nuova scommessa sociale. Le conseguenze dei funzionamenti di fondo alterati sono altamente drammatiche e sotto gli occhi di tutti. Ma la violenza, in continua crescita, non è un dato inevitabile iscritto nel DNA umano: non esiste un istinto alla violenza e alla distruttività. E’ solo il risultato di un agire sbagliato che non salvaguarda le Esperienze di Base in bambini e adolescenti.

A Napoli abbiamo lavorato per 4 anni con i bambini di 6 scuole elementari e medie, per riequilibrare disfunzionamenti del Sé già drammaticamente presenti. Abbiamo lavorato per recuperare almeno le più importanti tra le Esperienze di Base alterate: la capacità di Lasciare (poter interrompere l’attivazione) e di Stare, il poter Allentare il Controllo, il Contatto tranquillo, la Tenerezza, la Forza Giocosa e Calma. E si sono ottenuti dei cambiamenti strabilianti in pochi mesi su tutti i bambini. E’ su questa nuova frontiera che si svolgeranno le battaglie decisive per interrompere e invertire il processo che sta mettendo seriamente a rischio il nostro pianeta e la nostra vita futura.

Le Aree Teoriche precedenti e il sociale

Le Aree Teoriche precedenti, le correnti di Psicoterapia sino ad oggi sviluppate, hanno avuto il grande merito di indicare questi problemi e di sviluppare man mano tecniche, conoscenze, sperimentazioni, la cui validità si è però misurata soprattutto a livello di intervento individuale. Ma oggi abbiamo bisogno di un salto epistemologico, teorico e pratico per affrontare il problema anche sul piano sociale, e in modo realmente efficace. Le Aree di pensiero precedenti hanno iniziato a farlo: ma gli interventi risultavano troppo lunghi, troppo dispendiosi, non efficaci e profondi, con difficoltà a creare progetti che agissero davvero su larga scala.

La nuova Area Teorica: il Funzionalismo

Oggi abbiamo a disposizione nuove conoscenze. Lo studio del bambino piccolo ha fatto passi enormi. Anche le neuroscienze, nel loro intenso sviluppo, pongono oggi nuove basi scientifiche che non possono più essere ignorate, e che individuano in modo molto preciso non le strutture ma l’organizzazione delle Funzioni e i funzionamenti di fondo, come terreno di intervento per il futuro. Un altro elemento importante è stato il progredire degli studi sul processo terapeutico, sul processo di cambiamento, su ciò che avviene realmente in terapia e che il terapeuta realmente fa accadere. E ancora una volta le ricerche individuano i funzionamenti di fondo, le Esperienze di Base come i punti nodali della terapia, i punti nodali per il cambiamento. Le tecniche saranno allora scelte e riorganizzate per essere più adatte a questo livello, più precise e più direzionate, guidate da un progetto ben strutturato.

Il Funzionalismo, questa terza Area nascente, che prende le mosse dagli studi sui processi psicocorporei, dalla concezione dell’identità funzionale mente-corpo, dalle ricerche del primo funzionalismo, dalle teorie del Sé, ha creato una cornice teorica complessiva della persona vista nella sua interezza, ricercando e individuando in modo concreto e preciso proprio i funzionamenti di fondo, le radici di tutti i comportamenti umani. Il Funzionalismo rappresenta una modalità nuova di affrontare i problemi dell’umanità.

Si apre così una grande speranza: di poter finalmente intervenire sul piano sociale, attraverso strumenti potenti e realmente efficaci, per poter iniziare a mettere la parola fine al permanere della barbarie umana, e sperare che questo avvenga prima che sia troppo tardi.