Scuola psicoterapia: Altre tecniche Funzionali.

Luciano Rispoli, psicologo e psicoterapeuta, fondatore e direttore della Scuola Europea di Psicoterapia Funzionale, espone alcune tecniche utilizzate nella Psicoterapia Funzionale, descrivendole in modo approfondito.


Lanciare le braccia verso il basso

Aiuta a “far scendere” verso il basso accumuli esagerati di energia e di tensioni verso l’alto, un “trattenere” tutto sopra, un non lasciare andare. E’ una tendenza molto diffusa in una società che sollecita forse un po’ troppo l’attenzione, la vigilanza, il controllo esasperato.

E’ molto utile per far diminuire cefalee, sensazioni di testa troppo piena e pesante, pensieri continui e molesti.

La persona sta stesa. Mentre si inspira lentamente a bocca semiaperta, lentamente piegare e alzare i gomiti e portare le mani un po’ sopra le spalle; poi espirando con la bocca aperta (più rapidamente) e con un bel suono lanciarle a “parabola” verso i piedi e lasciarle crollare subito sul materasso senza trattenerle. Lanciare le mani come se si lanciassero dei pesi, come se si lanciassero delle cose di cui vogliamo liberarci. Pensiamo di far scendere i liquidi verso le mani, far scendere tutto verso le mani. Farlo per qualche minuto, fino a che, pian piano il movimento sarà più fluido e alla fine ci saranno delle sensazioni intense e piacevoli di “flussi” interni che scendono verso braccia e mani, e anche più giù nel corpo. Restare un po’ sdraiati a occhi chiusi per godersi appieno le sensazioni.

L’onda che supera la diga: respiro diaframmatico di pancia

Può succedere che  respiro salga verso l’alto e diventi “toracico”. Lo si vede perché nell’inspirazione si solleva quasi solo il torace e quasi per nulla la pancia. Un respiro toracico è un respiro della tensione, dell’agire, dell’attenzione e dell’ansia. Se vogliamo recuperare calma e tranquillità bisogna recuperare una respirazione veramente diaframmatica di pancia.

Mettere la mano sulla pancia, inspirare lentamente a bocca bene aperta (3-4 secondi) sentendo che “un’onda” sta entrando e scendendo lentamente verso il bacino. L’onda sta crescendo per poter superare la “diga” che è posta esattamente all’altezza della pelvi (osso pubico). L’onda cresce durante questa inspirazione, e poi supera la diga e lasciamo andare l’aria con un suono leggero, morbido, più velocemente senza trattenere(2 secondi), e l’onda si riversa verso il basso, verso gambe e piedi. Stiamo in una pausa respiratoria di 2 secondi, e poi ricomincia il ciclo della respirazione con un’altra onda.

Ripetere per 5 minuti. A poco a poco si sentiranno piccoli flussi, piccole correnti che sciolgono le tensioni, danno sollievo all’ansia (se c’è), producono un senso profondo di calma, e sensazioni corporee molto piacevoli. I pensieri si allentano e le il tempo sembra sospendersi. E’ molto più di un “rilassamento” perché aiuta a cambiare modalità croniche di tensione, ansia, agitazione e preoccupazione.