Luciano Rispoli: rivista di psicologia Integrazione mente-corpo

Luciano Rispoli: Integrazione mente-corpo

RIVISTA DI PSICOLOGIA |  Psicologia e Medicina

EDITORIALE n. 4 Dicembre 2016    

Mano mano che procedono le scoperte nei campi della neuroendocrinologia, delle neuroscienze (neuroni-specchio, neuroimaging), nelle ricerche su malattie e sistema immunitario, negli studi sul microbiota intestinale e la sua importante influenza sul sistema immunitario e sulla nostra salute, nonché quelle più recenti sulla psicoterapia, appare sempre più chiaro un convergere verso concezioni di differenti punti di vista, da parte di varie discipline: concezioni che io definirei punti di non ritorno, cioè livelli di conoscenza avanzati su cui non ci possono essere più dubbi, e che non potranno essere facilmente abbandonati, in quanto le ricerche nei vari campi stanno ricevendo continue conferme le une dalle altre.

E sempre di più si avvicina la realizzazione di un “sogno”, che personalmente ho sempre cullato e che oggi il Neo-Funzionalismo permette di intravedere finalmente in una sua concreta attuazione: il sogno di una modalità di cura realmente integrata, per la salute degli esseri umani, e ancora di più, per un benessere pieno e profondo.

E’ un sogno che ci deve vedere tutti impegnati, e sempre più pronti ad unire sforzi ed obiettivi per la sua realizzazione.

Ma ci sono ancora difficoltà e impedimenti, oltre al rischio che ci si muova verso tentativi di integrazioni di cura con modalità non scientifiche e confuse.

Ancora oggi, infatti, regna una notevole confusione rispetto a cosa sia veramente utile per la nostra salute: le cure con farmaci tradizionali vengono sempre più viste con un certo allarme per i loro effetti collaterali, e le cure alternative dilagano ma proponendo in modo caotico miriadi di prodotti fitoterapici o integratori di vario tipo, nonché tecniche di rilassamento, tecniche di intervento corporeo, massaggi di ogni tipo; e, non per ultime, metodologie di psicoterapia che sono troppi differenti e separate tra di loro.

E’ importante, dunque, cominciare a far luce su questa situazione magmatica e non chiara: per poter arrivare finalmente a una vera cooperazione tra le varie metodiche: mediche, psicologiche, sull’alimentazione, alternative.

Perciò in questo nuovo numero della rivista vogliamo proseguire il discorso iniziato nel numero precedente: quello di trovare sempre più connessioni tra le discipline mediche e quelle psicologiche, ma senza suddividerle più in metodologie oggettivistiche/organicistiche e metodologie soggettivistiche relative solo ai vissuti.

Il Neo-funzionalismo propone una visione integrata sia della persona sia delle modalità di cura (nonché di prevenzione), cercando di unire e integrare i punti di vista e le metodiche, non per appiattirle in modo omogeneo, ma per renderle realmente interattive. Oggi abbiamo sempre più bisogno di un quadro teorico di riferimento rinnovato, più ampio, che abbracci i funzionamenti dell’essere umano su più livelli, sia psichici che corporei.

Naturalmente le ricadute sulla psicoterapia di queste visioni più avanzate sono molto dense di risvolti. Le risposte che il professor Lo Verso ci dà a tal proposito sono illuminanti.

La psicoterapia Funzionale da tempo approfondisce sia le complesse interazioni tra i vari Sistemi Integrati (nervoso centrale, neurovegetativo, cognitivo, emotivo, endocrino, immunitario e senso—motorio) sia le modalità con cui si può intervenire su di essi sinergicamente (interventi non solo verbali e non solo cognitivi), ma con modalità precise e ben determinate per poter procedere nelle direzioni giuste e feconde.

Indubbiamente ancora molto cammino deve essere fatto nella direzione di una cura integrata per la salute e il benessere più in generale, ma molto è già stato realizzato.

In questo numero della nostra rivista, perciò, vogliamo presentare punti di vista che ci facciano avanzare ulteriormente in questa direzione; ma anche e soprattutto i risultati molto incoraggianti delle nostre ricerche sugli effetti della psicoterapia Funzionale (a fianco della medicina) nella cura di patologie importanti; interventi che agiscono su vari livelli psico-corporei del Sé rendendo più efficace la risoluzione dei disturbi, e la ripresa dei pazienti anche dopo i trattamenti chirurgici e farmacologici.

Man mano che procedono le scoperte nei campi della neuroendocrinologia, delle neuroscienze (neuroni-specchio, neuroimaging), nelle ricerche su malattie e sistema immunitario, negli studi sul microbiota intestinale e la sua importante influenza sul sistema immunitario e sulla nostra salute, nonché quelle più recenti sulla psicoterapia, appare sempre più chiaro un convergere verso concezioni di differenti punti di vista, da parte di varie discipline: concezioni che io definirei punti di non ritorno, cioè livelli di conoscenza avanzati su cui non ci possono essere più dubbi, e che non potranno essere facilmente abbandonati, in quanto le ricerche nei vari campi stanno ricevendo continue conferme le une dalle altre.

E sempre di più si avvicina la realizzazione di un “sogno”, che personalmente ho sempre cullato e che oggi il Neo-Funzionalismo permette di intravedere finalmente in una sua concreta attuazione: il sogno di una modalità di cura realmente integrata, per la salute degli esseri umani, e ancora di più, per un benessere pieno e profondo.

E’ un sogno che ci deve vedere tutti impegnati, e sempre più pronti ad unire sforzi ed obiettivi per la sua realizzazione.

Ma ci sono ancora difficoltà e impedimenti, oltre al rischio che ci si muova verso tentativi di integrazioni di cura con modalità non scientifiche e confuse. Ancora oggi, infatti, regna una notevole confusione rispetto a cosa sia veramente utile per la nostra salute: le cure con farmaci tradizionali vengono sempre più viste con un certo allarme per i loro effetti collaterali, e le cure alternative dilagano ma proponendo in modo caotico miriadi di prodotti fitoterapici o integratori di vario tipo, nonché tecniche di rilassamento, tecniche di intervento corporeo, massaggi di ogni tipo; e, non per ultime, metodologie di psicoterapia che sono troppi differenti e separate tra di loro.

E’ importante, dunque, cominciare a far luce su questa situazione magmatica e non chiara: per poter arrivare finalmente a una vera cooperazione tra le varie metodiche: mediche, psicologiche, sull’alimentazione, alternative.

Perciò in questo nuovo numero della rivista vogliamo proseguire il discorso iniziato nel numero precedente: quello di trovare sempre più connessioni tra le discipline mediche e quelle psicologiche, ma senza suddividerle più in metodologie oggettivistiche/organicistiche e metodologie soggettivistiche relative solo ai vissuti.

Il Neo-funzionalismo propone una visione integrata sia della persona sia delle modalità di cura (nonché di prevenzione), cercando di unire e integrare i punti di vista e le metodiche, non per appiattirle in modo omogeneo, ma per renderle realmente interattive. Oggi abbiamo sempre più bisogno di un quadro teorico di riferimento rinnovato, più ampio, che abbracci i funzionamenti dell’essere umano su più livelli, sia psichici che corporei.

Naturalmente le ricadute sulla psicoterapia di queste visioni più avanzate sono molto dense di risvolti. Le risposte che il professor Lo Verso ci dà a tal proposito sono illuminanti.

La psicoterapia Funzionale da tempo approfondisce sia le complesse interazioni tra i vari Sistemi Integrati (nervoso centrale, neurovegetativo, cognitivo, emotivo, endocrino, immunitario e senso—motorio) sia le modalità con cui si può intervenire su di essi sinergicamente (interventi non solo verbali e non solo cognitivi), ma con modalità precise e ben determinate per poter procedere nelle direzioni giuste e feconde.

Indubbiamente ancora molto cammino deve essere fatto nella direzione di una cura integrata per la salute e il benessere più in generale, ma molto è già stato realizzato.

In questo numero della nostra rivista, perciò, vogliamo presentare punti di vista che ci facciano avanzare ulteriormente in questa direzione; ma anche e soprattutto i risultati molto incoraggianti delle nostre ricerche sugli effetti della psicoterapia Funzionale (a fianco della medicina) nella cura di patologie importanti; interventi che agiscono su vari livelli psico-corporei del Sé rendendo più efficace la risoluzione dei disturbi, e la ripresa dei pazienti anche dopo i trattamenti chirurgici e farmacologici.


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A proposito di Luciano Rispoli

Psicologo, Psicoterapeuta fondatore della psicologia Funzionale e del suo modello integrato di psicoterapia, trainer e formatore in Italia e all’estero in strutture pubbliche e private. Fondatore della Scuola Europea di Formazione in Psicoterapia Funzionale (SEF), della Società Italiana di Psicoterapia Funzionale (SIF) e della EIPF (Ecole Internationale de Psychothérapie Fonctionnelle – Escuela Internacional de Psicoterapia Funcional). Membro attivo sin dall’inizio di Organizzazioni Internazionali importanti della Psicoterapia: già Presidente della Società Italiana di Psicoterapia e Psicologia Clinica. Membro onorario dell’European Association for Body-Psycotherapy (EABP), del Comité Scientifique Internationale de Psychotherapie Corporelle (CSITP). Presidente onorario della Associazione Italiana per la Psicoterapia Corporea (AIPC). Autore di progetti per l’Infanzia e Adolescenza in diverse realtà, in Italia e all’Estero. Già docente di Metodologia clinica e prevenzione psicologica presso l’Università di Enna. Le sue ricerche hanno spaziato dallo studio sui Processi di psicoterapia e la loro valutazione, allo studio su Infanzia e Adolescenza, allo studio sui fenomeni dello Stress e la sua misurazione. Autore di 15 libri e di oltre 140 articoli pubblicati in Italia e all’Estero.

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