Luciano Rispoli psicoterapeuta: De­nuncia del sistema e delle istituzioni repressive. Notiziario

in  “Quaderni Reichiani n. 1”, Napoli, 1973.

Domenica 12 novembre 1972 il Centro Studi W. Reich di Napoli ha promosso una tavola rotonda sul tema « Psicoterapia secondo Reich e se­condo Jung ». Per il Centro Studi Reich hanno partecipato il dott. Fede­rico Navarro e il dott. Giorgio Salmoni, entrambi psicoterapeuti reichiani; per la corrente junghiana il dott. Aldo Carotenuto e il dott. Edoardo Boncinelli.


lla libluciano rispoli psicologo asilo liberatorioreria l’Incontro, che ha ospitato la tavola rotonda, è stato ri­chiamato un pubblico numeroso e molto interessato che ha attentamente seguito l’esposizione delle differenti posizioni (per la tecnica e per la col­locazione socio-culturale) dei reichiani e degli junghiani. Questi ultimi ad un discorso di impegno sociale e politico (che si concretizza con la so­cializzazione della psicoanalisi mediante la terapia di gruppo, con la de­nuncia del sistema e delle istituzioni repressive, con la volontà di risalire alle cause anche sociali delle nevrosi, ecc.) hanno ribattuto con un di­scorso intellettualistico sostenendo che oggi manca ancora una teoria alla psicoanalisi e che bisogna aspettare una grossa personalità scientifica che riappacifichi le varie tendenze analitiche. Essi, quindi, hanno saputo ap­pigliarsi soltanto ad un vago e qualunquistico eclettismo riproponendo, pero, i soliti concetti junghiani quali simboli, segni e arche tipi come in-nati e connaturati nell’uomo; il che significherebbe dire che anche le ne­vrosi, l’angoscia e l’inconscio (di cui quelli sarebbero le manifestazioni) sono innati e naturali nell’uomo!

La terapia reichiana invece – hanno spiegato Navarro e Salmoni – tenta concretamente di mobilizzare le energie psicofisiche bloccate nel­l’organismo umano risalendo alla causa delle nevrosi: la sensazione vi­tale bloccata dal bambino (perché repressa dalla famiglia prima, e dalle altre istituzioni poi) con l’irrigidimento muscolare; la rabbia e l’angoscia provocate dalla repressione di un piacere istintuale; la repressione anche di queste reazioni secondarie (per i sensi di colpa); la rimozione di tutto il conflitto, la quale forma l’inconscio.

La conseguente limitazione della propria mobilità e della propria sen­sibilità crea una frattura tra il soggetto e se stesso (poiché l’io è il corpo) e tra il soggetto e l’ambiente (poiché le sensazioni sono le relazioni con l’ambiente); da ciò l’alienazione dalla vita sia dentro che fuori di se stessi.

E poiché tale alienazione genera l’accettazione supina dello sfrutta­mento, la difficoltà di acquistare una coscienza di lotta e di classe, la paura di responsabilizzarsi, di agire e di vivere autonomamente, è perpetuata dal sistema di potere attuale con le sue varie istituzioni repressive: f a-miglia, scuola, industria, ecc.

La relazione finale è stata del moderatore On. Prof. Aldo Masullo, il quale ha brillantemente concluso l’incontro affrontando l’aspetto filo­sofico-politico della scienza « psicoanalisi », dell’importanza che essa ha assunto nella vita di ogni giorno e dei significati che essa può ricoprire nei confronti del problema esistenziale umano. La scienza – ha detto an­cora Masullo – non può essere fuori della storia e l’aspetto biologico e 1 aspetto storico della natura non possono essere separati. In questa chiave deve essere vista anche la psicoanalisi sviscerando sia biologicamente che storicisticamente meccanismi di repressione e loro conseguenze per poter fare una scelta di accettazione o di rifiuto cosciente e fondata, e arrivare ad una scienza che sia utile all’uomo naturale e sociale.

  • Il 25 novembre è venuto per la seconda volta in Italia, a Napoli, il dott. Ola Raknes, ospite del Centro Studi W. Reich, per continuare quello scambio di viva e affettuosa collaborazione iniziatosi nell’autunno dello scorso anno. In quel periodo, infatti, il dott. Raknes soggiornò a Napoli e poté svolgere un’intensa attività di conferenze, discussioni e soprattutto di aggiornamento e approfondimento di tecniche terapeutiche, avendo tutti gli analisti del Centro Reich seguito un training con lui.

Orgonoterapeuta di Oslo, membro del Collegio Americano di Orgo­nomia, allievo, amico e collaboratore di Reich anche durante il suo ultimo periodo di vita, Raknes acquisì un bagaglio di esperienza come pochi altri, avendo seguito tra l’altro prima un training freudiano ortodosso e poi una vegetoterapia carattero-analjtica con lo stesso Reich. Raknes, durante le sue frequenti visite al laboratorio di Reich in America, ebbe modo, inol­tre, di approfondirne le tecniche ed i progressi terapeutici, nonché di co­noscere le sue ultime esperienze.

Il dott. Raknes è autore, tra l’altro, del libro «W. Reich e l’orgonomia », Roma, 1972, la cui edizione italiana è stata curata dal nostro Cen­tro Studi.

  • Dalla fine di ottobre alla fine di dicembre il Centro Studi Reich di Napoli ha organizzato una serie di incontri con tutti i genitori interessati ai problemi dell’educazione dei figli. Le riunioni, che beneficiavano del­l’assistenza di specialisti nel settore, si sono svolte il venerdì alle ore 19 presso la sede del Centro Reich Napoli.

Chiunque voglia prendere contatto col Centro Studi Reich di Napoli, per chiarimenti, informazioni, collaborazione, ecc., può rivolgersi alla Se­greteria riunita nella sede tutti i mercoledì alle ore 19-21 in Via Egi­ziaca a Pizzofalcone, 73 – tel. 230944.

  • Si è costituita in Napoli la Società Italiana di Orgonomia e Vegeto-Terapia Carattero-Analitica.

La Società, che ha sede in Via Egiziaca a Pizzofalcone n. 73, non ha alcune fine di lucro ed organizza seminari, dibattiti, congressi nazionali e si avvale, come suo organo di informazione, dei «Quaderni Reichiani ».

Essa è libera ed ha lo scopo di promuovere in Italia lo studio, l’ap­plicazione e lo sviluppo delle teorie scientifiche e delle tecniche terapeu­tiche scoperte e sviluppate da W. Reich, di organizzare la preparazione professionale degli aderenti, di tutelarne i diritti e di riconoscere la qua­lificazione dei propri membri, mediante un apposito albo.

  • Domenica 3 dicembre il Centro Studi Reich di Napoli e il Centro Studi Reich di Roma hanno organizzato presso l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana a Roma un incontro sul tema: « La psicoterapia secondo Freud e secondo Reich ». Vi hanno partecipato il dott. Nicola Perrotti e il dott. Ola Raknes; moderatore il dott. Piero Borrelli.

Il discorso si è accentrato sulla contrapposizione tra Freud e Reich sulla questione dell’istinto di morte postulato da Freud e confutato da Reich. Reich dimostrò clinicamente e scientificamente che gli impulsi sa­dico-distruttivi non sono connaturati all’uomo, e quindi non sono forze istintuali, ma nascono come reazione alla repressione e alla frustrazione delle esigenze vitali e degli istinti sessuali (Reich per sessualità intendeva tutte quelle attività e quegli impulsi che provocano piacere, realizzazione della propria soggettività e della propria creatività) sin dai primi mesi di vita. Perciò non bisogna piegare il capo alla repressione, ma avendo compreso il ruolo datole dalla classe dominante per rendere competitivi, gregari, privi di autosufficienza e pronti alla sottomissione gli operai, i piccoli borghesi e i proletari della scienza e della produzione intellettuale, giungere ad una prassi rivoluzionaria e costruttiva.

Molto interessanti le esperienze riportate dal dott. Raknes sulla te­rapia reichiana e sulle acquisizioni in campo scientifico dell’orgonomia. La terapia reichiana ha come oggetto anche e soprattutto il corpo del pa­ziente, che, attraverso di essa, impara a «sentirsi » per la prima volta vivo e vitale, e riesce a relazionarsi con l’ambiente in uno scambio aperto continuo e produttivo. Il suo metabolismo energetIco inizia a funzionare correttamente mediante delle tecniche che hanno costituito la prima sco­perta dell’energia specifica degli esseri viventi, chiamata « orgonica » da Reich.

Da allora, nonostante le molteplici riprove scientifiche realizzate da numerosi ricercatori, molto ancora è da verificare e da sviluppare nel la­voro appena iniziato da Reich.

  • Mercoledì 6 dicembre il Centro Studi Reich di Napoli ha organiz­zato, presso l’Auditorium della Farmitalia a Napoli, una conferenza sul tema: «L’irruzione della morale sessuale coercitiva» (dall’omonimo la­voro di W. Reich edito da Sugar). Hanno parlato il dott. Ola Raknes di Oslo e il dott. Aniello Izzo del Centro Studi Reich. Come ha chiaramente fatto notare Izzo, il lavoro di Reich è di un’attualità impressionante e può essere utilizzato come chiave di volta per la comprensione e l’approfon­dimento dei costumi sessuali e della loro determinazione socio-economica nella nostra attuale società. Numerose sono state le domande, mosse da un interesse vivissimo, rivolte a Raknes concernenti la sua lunga espe­rienza di vegeto-terapeuta e di analisi caratteriale.
  • Mercoledì 24 gennaio 1973 il Centrò Studi Reich di Napoli e l’Unione Donne Italiane hanno organizzato nella sede del Centro Studi Reich un dibattito su: « La stampa femminile oggi in Italia ». Ha introdotto Marisa Ombra, Presidente del Consiglio d’Amministrazione della Cooperativa Li­bera Stampa.

Diversi dati molto preoccupanti ci sono stati riferiti da Marisa Ombra: mentre la donna italiana legge pochissimo (anche rispetto agli altri paesi) la stampa quotidiana e d’informazione, legge molto (sempre rispetto alle altre nazioni) la cosiddetta stampa femminile che, pur con qualche sfu­matura diversa (dovuta al livello socio-economico prevalente delle lettrici di questa o di quella pubblicazione), presenta un quadro della realtà mi­stificato, astratto, condizionante. « Impara ad aggiustarti la casa in modo che risulti (almeno nella fantasia) accogliente e graziosa »; « persino le donne ricche e famose spesso non possono avere (o l’hanno a fatica) le gioie della maternità che sono al di sopra di tutto; non lamentarti e sii felice perché tu puoi averle e far molti figli »; e se i tuoi figli sono ri­belli basterà che tu sia un po’ moderna; apri il dialogo con loro e sa­rete una famiglia felice » . . .e via di questo passo. Mai un’analisi critica, sociale, storica della realtà e delle cause di un problema della casa, di un accettazione critica del ruolo materno e di rifiuto della subordinazione al maschio da parte di una fetta cosciente e responsabile di donne in Italia.

È necessaria, quindi, una stampa che « informi » realmente, che pon­ga la donna (non in contrapposizione agli uomini) di fronte alle sue con­dizioni di alienazione, di sfruttamento spinto e di repressione, anche se tale discorso tende ad essere rifiutato dalla maggioranza perché doloroso e perché non offre possibilità di rifugiarsi in un mondo fantastico e irreale.

Del problema particolare della donna e del problema particolare della repressione sessuale e della conseguente corazzatura caratteriale che im­pedisce ad un individuo di essere costruttivo nonostante lo voglia essere razionalmente, devono prendere coscienza tutti coloro che agiscono re­sponsabilmente per una causa rivoluzionaria. Entrambi i problemi devono essere posti all’attenzione di tutti i partiti della sinistra parlamentare ed extra-parlamentare, devono essere dibattuti e approfonditi in modo da porre la loro soluzione generica nell’ambito di un cambiamento delle strut­ture socio-economiche, e la loro soluzione specifica (non meno importante) nell’ambito di un’esperienza, di una conoscenza, di un programma di ri­voluzione culturale profondamente maturate.

  • Presso il Centro Studi Reich di Napoli si è aperta recentemente la sezione di Macrobiotica, con l’obiettivo di approfondire questa scienza mediante sperimentazioni, di studiarne le correlazioni con le teorie di Reich e di farne (nei limiti del possibile) uno studio e una verifica com­parati.

La Macrobiotica, che come altre branche della medicina orientale considera il paziente in una sua armonica totalità di corpo e di mente, di sintomi e di condizioni energetiche, si interessa in particolare di rico­stituire un equilibrio energetico nell’uomo, equilibrio distrutto nella gran­de maggioranza dei casi, attraverso un’adeguata alimentazione sia di cibi integrali e biologici (coltivati con concimi naturali, senza disinfettanti, coloranti chimici, ecc.), sia di cibi che posseggono un particolare rapporto energetico.

Alla sede del Centro Studi Reich è possibile avere una consulenza sulla dieta da seguire, nonché acquistare i prodotti macrobiotici di cui si ha bisogno.

  • Il Gruppo W. Reich di Treviso ha organizzato, il 10 febbraio, un di­battito sulla tematica reichiana presso il circolo Salvemini della stessa città, gentilmente messo a disposizione dal P.S.I.

Il gruppo, che è in fase di allargamento, ha progetto di approfon­dire il discorso con una serie di dibattiti, nonché di aprire contatti ancora più intensi con tutto il mondo studentesco.

 

Recentemente ho visto una casa. Bruciava.

La fiamma lambiva il tetto. Mi avvicinai e osservai

che dentro c’erano ancora delle persone. Entrai dalla porta e gridai verso di loro

che vi era fuoco sul tetto, sollecitandoli quindi

a uscir fuori in fretta. Ma le persone

 non sembravano aver fretta. Uno mi chiese

mentre già il calore gli bruciacchiava le sopracciglia,

come era fuori, se non pioveva,

se non c’era vento, se c’era un’altra casa,

e altre cose ancora. Senza rispondere

uscii di nuovo. Questi, pensavo,

 bruceranno prima di smettere di far domande. Veramente, amici,

 a chi ancora il terreno non brucia sotto i piedi abbastanza

che egli preferisca cambiarlo con qualunque altro piuttosto

che rimanere là, io non ho niente da dire.

BERTHOLD BRECHT