Luciano Rispoli psicologo: La Società Italiana di Psicoterapia Funzionale Corporea.

in “Dossier per la Commissione Ministeriale per l’art. 3” – Napoli, Giugno 1990.

La Società Italia di Psicoterapia Funzionale Corporea nasce nel 1969 come prima struttura in Italia che continuò la tradizione degli studi clinici, sociali e pedagogici iniziata da Wilhelm Reich.


L’ASSOCIAZIONE

La S.I.F. nasce a Napoli come Associazione “Centro Studi Wilhelm Reich” strutturata e dotata di regolare Statuto depositato nel 1969. E’ da essa che man mano si sviluppano conoscenze e iniziative che successivamente si diramano in altre città (quando nient’altro di questo settore esisteva ancora), come quella di far venire in Italia i più importanti esponenti della Psicoterapia Corporea e continuatori del pensiero di Reich, dalla Norvegia, Inghilterra, America (Eva Reich, Ola Raknes, David Boadella, Alexander Lowen, ecc.). L’Associazione fu dunque la prima struttura in Italia che continuò la tradizione degli studi clinici, sociali, pedagogici iniziata da Reich e che diede impulso nel nostro paese, e non solo, allo sviluppo di quell’area della psicologia clinica che si è andata definendo ovunque Psicocoterapia Corporea.

LA RICERCA

Sin dall’inizio la S.I.F. considera centrale nella sua attività la ricerca, sia in campo clinico, sia nel campo degli interventi con operatori. Dal ‘73 si occupa anche dei processi dell’età evolutiva, attraverso una sperimentazione diretta sull’infanzia nell’Asilo Sperimentale dello stesso Centro, attraverso gruppi di intervento per insegnanti, attività relative alla gestazione, alla preparazione al parto, alla nascita e alla neonatalità.

LA FORMAZIONE

Le attività di formazione in psicoterapia, attraverso sperimentazioni e adattamenti successivi, portano nel 1975 a costituire una Società Scientifica Nazionale. La Società Scientifica ufficializza nel 1982 il percorso formativo con la strutturazione di una Scuola Europea di Formazione collegata ai movimenti e alle strutture europee ed internazionali della Psicoterapia Corporea.  La Scuola ha sin dal Vinizio puntato ad una formazione lunga e approfondita, con un numero di allievi limitato, con una durata di 4 anni (più un quinto di perfezionamento per i terapeuti iscritti al suo albo), un monte ore totale per il quadriennio di circa 1200 ore (terapia e supervisione individuali a parte); e questo, dunque, molti anni prima che si iniziasse anche soltanto a parlare di riconoscimento e di criteri. La Scuola inoltre ha sempre avuto come tradizione l’aprirsi ad esperienze e ad insegnamenti di altri indirizzi teorici, e alla didattica di Docenti universitari.

SVILUPPI

E’ dal 1983 in poi che, dopo un lungo periodo di elaborazione teorica e di ricerca clinica ed evolutiva, l’Associazione e la Scuola si aprono più specificamente al confronto scientifico attraverso un’intensa attività di seminari, convegni e congressi a cui partecipano esponenti significativi di tutte le correnti e gli indirizzi clinici di grande tradizione teorica. La ricerca nel frattempo procede portando propri originali contributi al campo della Psicoterapia Corporea, approfondendo le tematiche relative al Sé e ai complessi meccanismi di interconnessione e di funzionamento dei vari piani psico-corporei e dei loro processi funzionali. Tali contributi vanno man mano acquistando consistenza e diffusione in una serie di articoli e saggi che finiscono per sfociare in alcuni libri, e in particolare nel testo pubblicato da Bollati-Boringhieri: Psicoterapia Corporea e Analisi del Carattere, che risistematizza alcuni concetti fondanti di un settore a volte frammentario, non completamente organico, e non sempre conosciuto nei suoi veri risvolti. E’ solo dopo questi eventi che la Società Scientifica assume il nuovo nome di Società Italiana di Psicoterapia Funzionale Corporea (‘S.I. E.) per sottolineare i propri contributi sulle teorie della Psicoterapia Corporea, e le prospettive che si delineano sempre più chiaramente nell’approfondire la ricerca sui vari piani del Sé, sui complessi processi funzionali psico-corporei dell’organismo a vari livelli, sul loro configurarsi, strutturarsi, sconnettersi, alterarsi.

L’AREA DELLA PSICOTERAPIA CORPOREA

Dal 1987 l’area della Psicoterapia Corporea Body-Psycholherapy), attraverso un intensificarsi di Congressi, Convegni e altre iniziative, (tesi a definire sempre più accuratamente e approfonditamente principi, teorie, modelli e tecniche) va espandendosi sia in Europa che a livello internazionale. La S.1.F. è presente nei comitati scientifici, nei nuclei promotori, nei direttivi della Body-Psychotherapy sia europea che internazionale, e nello stesso tempo coordina scientificamente l’attività dei suoi vari Istituti in Italia, che conservano il primo nome storico di Centro Studi W. Reich. Inoltre la S.I.F. è alla guida dell’Associazione Italiana per la Psicoterapia Corporea, essendo stata la promotrice ed organizzatrice dei Simposi Internazionali e Convegni Nazionali di Psicoterapia Corporea (nel 1987 a Napoli, nel 1990 a Napoli, nel 1992 a Catania) ed essendo, sin dall’inizio, alla Presidenza dell’Associazione.

LE ATTIVITA’ SCIENTIFICHE

Lungo l’arco dei suoi 25 anni di vita le attività scientifiche della S.I.F. e della relativa Scuola di Formazione sono state numerose e varie. Rimandando agli specifici Dossiers delle attività dei vari Istituti S.I.F per una descrizione dettagliata, ne riassumiamo qui i punti principali:

– Ricerche cliniche sul modello teorico ed applicative

– Ricerca con l’Università di Palermo sulla verifica degli effetti in psicoterapia

– Seminari in Università, Istituti e Servizi Territoriali di varie città italiane

– Pubblicazione della Rivista “Quaderni Reichiani” dal ‘73 al ‘78 e dall’88 al ‘90

– Pubblicazione degli “Annali” della Scuola di Formazione

– 13 libri (con editori tra gli altri quali Boringhieri ed Astrolabio)

– Oltre 170 articoli

– Promozione e organizzazione di oltre 25 tra Convegni e Congressi di livello nazionale ed internazionale in varie città italiane

– Partecipazione a tutti i più importanti Convegni e Congressi sia nazionali che internazionali.

IL MODELLO TEORICO: LA PSICOTERAPIA CORPOREA

2.1 La psicoterapia corporea

Il Modello teorico scientifico di riferimento della S.I.F. e della sua Scuola di Formazione è ben individuato come il modello della Psicoterapia Corporea (una delle grandi aree della psicologia clinica e della psicoterapia), con i suoi fondatori, la sua tradizione scientifica, la sua letteratura internazionale di riferimento e le sue organizzazioni internazionali. I primi fondamenti ditale teoria prendevano lo spunto dall’interesse nei confronti del complesso di interrelazioni tra il piano psichico e quello corporeo, all’interno della psicologia clinica e della psicoterapia. Numerosi ricercatori e studiosi hanno via via approfondito differenti aspetti e settori di quel quadro complessivo che si è andato definendo appunto come Psicoterapia Corporea. La Psicoterapia Corporea ha come suo specifico teorico una concezione del rapporto mente-corpo peculiare rispetto a quella degli altri indirizzi cimici, definita inizialmente come identità funzionale tra questi due aspetti, e successivamente sviluppatasi in una concezione più complessa. Essa si caratterizza per una teoria del funzionamento mente-corpo non più di tipo piramidale, con una mente che controlla tutto dall’alto, ma di tipo “circolare”, in cui tutti i vari piani psicocorporei contribuiscono in modo paritetico alla complessa organizzazione dell’organismo. La razionalità, i ricordi, il mondo simbolico, e poi le posture e i movimenti, e ancora il mondo delle emozioni, e infine l’insieme dei sistemi interni fisiologici, sono altrettante finzioni psicocorporee che, profondamente integrate e interconnesse nel bambino, possono invece successivamente sconnettersi tra di loro e diventare limitate e sclerotizzate. La Psicoterapia Corporea studia le relazioni tra tutti questi piani e il modo in cui antichi vissuti si sono cristallizzati in ciascuno di essi, continuando ad interferire nascostamente nella vita di ogni giorno. Tutto ciò ha portato a concetti caratteristici del suo modello teorico quali: la memoria corporea come stratificazione delle emozioni nei vari distretti corporei; l’importanza dei processi corporei che influenzano autonomamente pensiero, schemi e rappresentazioni mentali; l’integrazione originaria tra processi simbolici e processi corporei; il concetto di transfert e controtransfert allargato a tutti i piani psicocorporei; la necessità di ricostruire in psicoterapia le arcaiche esperienze fondamentali del Sé, ripercorrendole attraverso i diversi piani psicocorporei. Risulta chiaro, dunque, come la Psicoterapia Corporea non sia caratterizzata dal fatto che abbia per oggetto del suo intervento il corpo, né che l’aver utilizzato direttamente il corpo in terapia può essere visto solo come un’aggiunta di una nuova tecnica ad altri modelli di psicoterapia. La Psicoterapia Corporea si incentra anch’essa, con una propria teoria, sul processo psicoterapeutico, e sulla relazione terapeutica, rimanendo ben distinta dalle semplici e limitate tecniche di rilassamento o manipolazione corporea. Questo complesso teorico costituisce il patrimonio comune di tutti i Centri e gli Istituti internazionali che compongono quest’area, riuniti nelle associazioni nazionali e internazionali di Body-Psychotherapy. Nell’ambito di questo quadro teorico generale la S.I.F., in questi 20 anni, ha fornito il proprio contributo specifico con una serie di ricerche particolarmente conosciute e apprezzate a livello internazionale, sia sui vari campi di applicazione della Psicoterapia Corporea, sia sul funzionamento del Sé, visualizzando, tra l’altro, in quattro grandi aree tutti i processi psicocorporei:

Area emotiva (motivazioni, emozioni, sentimenti)

Area fisiologica (i sistemi e gli apparati interni)

Area posturale (posture, movimenti, morfologia corporea)

Area cognitivo-simbolica (razionalità, ricordi, fantasie).

2.2 Le associazioni internazionali e il ruolo della S.I.F. alloro interno

Le Associazioni di rilevanza europea e internazionale della Psicoterapia Corporea sono le seguenti:

– European Association for Body-Psychotherapy

– Association Internationale pour la Psychothérapie Corporelle

— Association Internationale de Somatothérapie

La S.I.F. è affiliata a tutte e tre le associazioni, ed è sempre stata alloro interno tra le Scuole più importanti e attive in senso sia scientifico che organizzativo. E infatti ruoli dirigenziali delle varie associazioni sono ricoperti dai seguenti Didatti della S,I,F.:

Association Internationale de Psychothérapie Corporei/e: Luciano Rispoli e Paola Bovo membri del Comitato Scientifico Direttivo dal 1987 a tutt’oggi;

Europeaiì Associa/io,, for Body-Psychotherapy: Barbara Andriello nel Board (Direttivo) dal 1989 al 1991; Alison Duguid nel Board dal 1991 al 1993 e rieletta come Presidente dal 1993 sino al 1996;

Associatioi internationale de Somatothérapie: Luciano Rispoli nel Conseil d’Administration (Direttivo) dal 1990 al 1994, rieletto dal 1994 al 1998.

Tutte e tre queste associazioni tengono regolarmente Congressi Europei e Internazionali di Psicoterapia Corporea, tra i quali citiamo:

– Simposio Internazionale sulla Psicoterapia Corporea (Napoli 1987);

– Congressi dell’European Association for Body-psychotherapy (Davos 1987, Seefeld 1989, Lindau 1991, Strasburgo 1993, Francia 1995);

– Congressi dell’Association Internationale de Psychothérapie Corporelle (Mexico 1987, Montreal 1990, Barcellona 1993, Boston 1996);

– Congressi dell’Association Internationale de Somatothérapie (Parigi 1988, Montevideo 1990, Strasburgo 1991, Buenos Aires 1992, Erlangen 1993, Strasburgo 1994, San Francisco 1994, Parigi I 995)

2.3 Associazione Nazionale della Psicoterapia Corporea e presenza dell’area psicocorporea in Italia

Alle Associazioni Internazionali sono collegate le varie Associazioni Nazionali di Psicoterapia Corporea, e la S.I.F ha un ruolo di guida nelPAssociazione Italiana per la Psicoterapia Corporea, avendola promossa ed essendone alla presidenza dal 1990.

In Italia l’area della Psicoterapia Corporea è stata significativamente presente, tra l’altro:

– nel Simposio Internazionale sulla Psicoterapia Corporea, Napoli 1987;

– nel I Congresso Nazionale di Psicoterapia Corporea, Napoli 1990;

– nel XXII Congresso della SIPs Società Italiana di Psicologia, nel quale la giornata della Psicologia Clinica è stata imperniata sulle Aree Teorihe della Psicoterapia e l’area psicocorporea era presente insieme all ‘area psicoanalitica, sistemica, cognitivo-comportamentale e gruppale, S. Marino 1991;

– nel III Congresso Nazionale di Psicologia Clinica, incentrato sul confronto tra le grandi Aree della Psicoterapia, Abano terme 1992

— nel 20 Congresso Nazionale di Psicoterapia Corporea, con la partecipazione di Scuole e Istituti dell’area psicocorporea, affianco a ricercatori internazionali, docenti universitari e operatori dei servizi, appartenenti anche ad altri approcci clinici, Università di Catania 1992.

2.4 Gli autori e gli esponenti della Psicoterapia Corporea

Gli autori e gli esponenti di riferimento della Psicoterapia Corporea sono numerosi e dislocati in varie nazioni. Ci limitiamo qui a citarne solo i principali: per un panorama più completo si rimanda a:

– L. Rispoli Psicologia Funzionale de/Sé, Astrolabio, Roma 1993, Appendice;

– W. Pasini Il corpo in psicoterapia, Cortina, Milano 1982;

– R. Meyer Les thérapies corporei/cs, Hommes et Groupes, Paris 1986;

– D. Boadella “The Body-Psychoterapies” in Energy and (‘haracter, voi. 21 no i Aprile 1990.

– Wilhelm Reich, sia per quanto riguarda il suo periodo di ricerche in Europa che per la sua attività di studio negli Stati Uniti;

Norvegia: Ola Raknes, Nic Waal (allievi e collaboratori di Reich), BjÒrn Blumenthal (vegetoterapia, allievo di Raknes);

Inghilterra: David Boadella (Biosintesi), F. Mathias Alexander (movimento e posture), Gerda Boyesen (allieva di Raknes, psicoperistalsi, biodinamica);

Olanda: Gerda Alexander (eutonia), Jacob Stattman (psicologia unitiva);

Germania: J.H. Schultz (training autogeno classico), Eisa Gindier (terapia concentrativa del movimento), Eisa Lindenberg (allieva di Gindler e collaboratrice di Reich, danza e movimento), Hilarion Petzold (terapia del movimento);

Svizzera: Yvonne Maurer (terapia centrata sul corpo);

Francia: Anne Ancelin Schtìtzenberger (corpo e gruppi, psicodramma triadico), Richard Meyer (somatanalisi), Michel Meignant(amorologia), Arlette Gastine (Scuola Reichiana di Parigi);

Italia: Luciano Rispoli (psicoterapia funzionale corporea), Jerome Liss (biosistemica), Luigi Peresson (psicoterapia autogena);

Grecia: Clorinda Lubrano Kotulas (Centro Reich di Atene, vegetoterapia);

Stati Uniti: Eva Reich (figlia di Reich), Myron Sharaf (collaboratore di Reich), Elsworth Baker (allievo di Reich, orgonomia),

Alexander Lowen (allievo di Reich, bioenergetica), Charles Keiley (terapia radix), Aibert Pesso (terapia psicomotoria), Stanley Keleman (educazione somato-emozionale), Hector Prestera (il corpo parla), Jack Painter (integrazione posturale), Peter Levine (psicoterapia corporea), Jules Grossman (vegetoterapia);

Sud America: J. De Ajuriaguerra (Rilassamento analitico e tono corporeo), Rafael Estrada Villa (Istituto Reich Citta del Messico);

Israele: Moshe Feldenkrais (terapia del movimento).

Pur riconoscendosi tutti nella medesima Area teorico-clinica, è tradizione nella Psicoterapia Corporea definire con diversi nomi i contributi e gli approfondimenti teorici più specifici di ciascuna corrente, o istituto, o autore.

2.7 Elementi di confronto con altri modelli e altre discipline

La teoria della Psicoterapia Corporea ritrova interessanti elementi di confronto sia con altri autori (che, anche se da angola.zioni e modelli differenti, si sono occupati di tematiche abbastanza vicine), sia con ricerche condotte in altri rami della scienza (che hanno portato contributi significativi per il campo “psicocorporeo”):

-La teoria della terapia attiva elaborata da Ferenczi;

-La visione di Alexander sul valore di alcuni elementi somatici nella regressione e sulla esperienza emozionale correttiva;

-Le teorie di Balint relative all’amore oggettuale primario;

-Le elaborazioni sullo “psiche-soma” e sugli aspetti delle cure materne di Winnicott,

– contributi delle teorie del Sé, in particolare di Kohut;

-Gli studi sulla strutturazione del Sé e della realtà relazionale del bambino di Stern;

-Le teorie del legame affettivo di Bowlby;

-Lo spostamento da una centralità dei conflitti e dei desideri ai bisogni e ai deficit evolutivi di Eagle, Casement, Mitchell;

-Gli studi psicofisiologici sugli stati di coscienza, di veglia, di sonno, di sogno. I dati e le acquisizioni sulle interconnessioni tra funzionamenti emotivi e sistemi neurovegetativi ed endocrini (a partire ad esempio dalle ricerche di Laborit, Gellhorn, ecc.);

-La tradizione degli studi sperimentali e clinici sullo stress, dalla scuola francese sino alle attuali formulazioni (Selye, Pagès, Pancheri, etc.);

-1 contributi dell’etologia secondo un particolare approccio identificabile soprattutto in Hinde e nella scuola scozzese, con riferimento ai modelli complessi e funzionali;

-1 dati, le osservazioni e le recenti acquisizioni della psicofisiologia e della psicologia sperimentale sulle caratteristiche e sulle capacità del bambino prima della nascita e dopo la nascita;

– Gli studi sulla comunicazione non verbale;

-L’inquadramento epistemologico dato ai problemi delle scienze umane da Popper e da Grunbaum;

-La matrice funzionalistica degli studi filosofici, psicologici e pedagogici.

2.8 Rapporto dell’orientamento teorico-specifico con la psicologia generale.

I punti di intersezione tra la teoria della Psicoterapia Corporea con la psicologia generale sono particolarmente significativi e numerosi, proprio perché la Psicoterapia Corporea si occupa in special modo delle interazioni tra il campo psichico e quello del funzionamento corporeo e fisiologico dell’organismo umano. Sono perciò fondamentali al riguardo gli studi sulla percezione e sulla variazione delle soglie percettive; l’analisi delle tappe di sviluppo sensomotorio nel bambino; il processo fisiologico delle emozioni; gli studi secondo varie angolazioni dei processi emotivi; gli studi sulla comunicazione non verbale; la psicologia dell’età evolutiva; gli studi sul carattere e sul comportamento; le teorie di indagine della personalità; i test e i reattivi psicodiagnostici; la tradizione di studi del funzionalismo.

2.9 Collegamenti con altri Istituti e Centri del medesimo orientamento.

NJV. (Norsk Institutt for Vegetoterapi) di Oslo dal 1979,

Centro Reich di Atene dal 1982,

Ecole Européenne de Psychothérapie Socio-et- Somatanalytigue di Strasburgo dal 1988,

Minster Centre di Londra daI 1984,

Institut de Croissance Holistigue di Montreal dal 1988,

Istituto Wilhelm Reich di Mexico D.F. dal 1974,

Associaciò Catalana de Teràpia d’Integracion Psico-corporal di Barcellona dal 1990.

Ecole Reichienne de Paris dal 1987,

Institut Wilhelm Reich de Paris dal 1989,

IKP Institut ifir KÒrperzentrierte Psychotherapie di Zurigo dal 1993.