Stress cronico: Progetto Antistress: nuove prospettive di cura e prevenzione.

Centro antisress psicofunzionale, 1992.

Lo Stress è la malattia più diffusa nel mondo del lavoro, soprattutto quando si ricoprono ruoli di grande responsabilità. Vediamo in che modo è possibile modificare nel profondo le conseguenze dannose dello stress.


Numerosi studi hanno oramai dimostrato il collegamento stretto tra condizioni emozionali alterate e livelli biologici profondi (depressione e stress da una parte, cancro, malattie cardiocircolatorie, indebolimento del sistema immunitario dall’altra). Che lo stress rappresenti un pericolo gravissimo per la salute è sempre più evidente: laboratori di ricerca inglesi, ad esempio, hanno di recente dimostrato il ruolo dello stress (e dell’adrenalina che questo produce) nell’alterazione del metabolismo delle cellule cancerose, nel diabete, e in una serie di ulteriori pericolose malattie. D’altra parte lo stress è la malattia professionale più diffusa nel mondo del lavoro, soprattutto ai livelli di grande responsabilità dirigenziale, per un insieme di complesse, delicate e difficili condizioni che caratterizzano il management ad alto e ad altissimo livello. Per modificare sin nel profondo le conseguenze dannose dello stress, oggi è ben chiaro che, al di là di ottimistiche e facili offerte di cura, non sono assolutamente sufficienti né interventi generici di “rilassamento”, né tecniche unilaterali oramai obsolete (l’uso delle immagini, la suggestione, l’autoconvincimento, il piano del controllo volontario delle funzioni fisiologiche, il movimento che dovrebbe “scaricare”).

E’ indispensabile, invece, assicurare:

1) un intervento integrato su più piani contemporaneamente, per aggredire lo stress in tutte le alterazioni che esso produce sia a livello psichico che corporeo;

2) un quadro teorico scientifico che permetta di intervenire nel modo giusto per ogni specifica persona, sui vari piani psicocorporei (lo stress è un incepparsi dei meccanismi di regolazione che si manifesta in ciascuno in modi diversi);

3) una ricerca scientifica avanzata, e in continuo progredire, che permetta di utilizzare nuove scoperte attraverso nuove metodologie di intervento.

Il problema centrale dello stress è rappresentato dai modi e dai meccanismi attraverso i quali si cronicizza. E necessario arrivare ad individuare in quali piani della catena macro – micro ciò avviene, dove si annidano le cause che, all’interno dell’organismo, continuano a riprodurre condizioni di stress, automaticamente, senza che vi siano corrispondenti e reali situazioni esterne. Le nuove scoperte, realizzate a partire dalla messa a punto di un modello funzionale della persona, permettono di estendere la ricerca a tutti i piani intermedi che formano quel continuum che dal macro (respiro, movimenti, comportamenti, ecc.) conduce al micro (modificazioni biochimiche interne, neurotrasmettitori, apparato ormonale, apparato immunologico, ecc.), che dai piani esterni ed accessibili porta a quelli profondi, interni, invisibili.

Il Centro Antistress Psicofunzionale utilizza queste nuove scoperte (insieme alle metodologie classiche, modificate e corrette alla luce di una teoria scientifica generale del funzionamento psicocorporeo). Era indispensabile arrivare a comprendere come le condizioni esterne influissero sui meccanismi vitali più profondi, attraverso quali altri processi funzionali alterati, per essere in grado di agire in modo efficace, e di intervenire non più casualmente e genericamente. La prospettiva funzionale permette di studiare le interconnessioni tra tutti i piani che costituiscono il Sé, e le funzioni che collegano lo psichico con il corporeo. Studiando con tale impianto teorico i funzionamenti alterati a vari livelli, si riescono ad individuare quelli più direttamente collegati alle distorsioni profonde dei piani biologici, e quelli dove i funzionamenti sono in cortocircuito, incapaci di rimodificarsi da soli, e di ricondurre a condizioni di “allentamento” e di benessere.

E’ stato così possibile cominciare a comprendere attraverso quali strade l’organismo stesso, abbandonando condizioni di stress cronicizzato, riesca a riequilibrare il quadro biochimico in un modo estremamente complesso, a rimodificare lo stato generale della persona, riportandola a piacevoli e dimenticate sensazioni di benessere, a distensioni e rilassamenti indispensabili per il mantenimento della salute, a stati emotivi.