Psicoterapia: La Psicoterapia a sostegno delle terapie mediche.

Simposio Internazionale organizzato dal Centro Studi Reich Napoli-Napoli, 1987.

Luciano Rispoli, psicologo e psicoterapeuta, dopo trent’anni dalla morte di W. Reich, affronta il tema della psicoterapia Corporeo-caratteriale a sostegno delle terapie mediche.


A trent’anni dalla morte di W. Reich,uno di piu’ promettenti allievi e collaboratori di Freud, il Centro Studi Reich di Napoli, l’Istituto Italiano di Studi Filosofici, la  Società Italiana di Vegetoterapia e Psicoterapia corporea (S.I.V.) hanno realizzato un Simposio Internazionale, a Palazzo Serra di Cassano il 30- 31 ottobre, proseguito con seminari teorico-pratici l’1 e il 2 Novembre nella  sede del Centro Studi Reich.

E’ la prima volta dopo Reich che studiosi e continuatori del suo pensiero si riuniscono con psicoanalisti, biologi, storici, medici, di tutti i paesi Europei ed americani,per discutere del ruolo che egli i ha avuto nella storia della scienza, nel dare impulso a campi di ricerca e di applicazione centrali per la vita e il benessere dell’uomo. Le teorie di Reich si sono ulteriormente sviluppate dopo di lui. Il Centro Studi Reich ha messo a punto (in 20 anni di ricerche) un Modello teorico complesso e sistematico, definito del  Sé Corporeo che permette di analizzare la struttura psicosomatica della persona, i suoi processi e le sue funzioni sui vari piani : quello muscolare, della struttura e configurazione somatica; quello delle emozioni, della spinta affettiva verso gli oggetti e le figure presenti nell’ambiente; quello fisiologico, degli apparati e dei sistemi interni allo organismo; quello simbo1ico—ideativo, delle immagini della razionialita’, della ideazione. Il campo di ricerca e’ dunque alla frontiera tra la Psicologia con Medicina, Biologia e Fisiologia. Con questo Modello, ad esempio, e’ possibile spiegare  l’insorgere di patologie sia fisiche che psichiche, con il fatto che nascono connessioni e scissioni tra funzioni di differenti livelli (o all’interno dello stesso livello), con la perdita di un’ integrazione originaria basilare per la salute e la vitalità. Nelle interazioni tra persona e ambiente, allora, un alterarsi dei normali funzionamenti del piano muscolare-posturale o di quello fisiologico possono cronicizzarsi senza che l’individuo ne sia cosciente. Contratture muscolari, che sin dall’infanzia si acquisiscono in determinate parti del corpo, posture particolari, espressioni del viso, immobilità e rigidità di altre zone, possono divenire gradatamente cristallizzate e costantemente presenti.

Emozioni, ricordi, angosce restano così incapsulate in quella che possiamo definire una memoria corporea. Il cronicizzarsi di tali alterazioni finisce per sfociare in malattie, malesseri, disturbi a carico di parti del corpo o a carico di apparati e funzioni. Nelle fasi iniziali di trattamento in Psicoterapia corporeo— caratteriale, le prime situazioni a venir smosse e mobilizzate sono appunto quelle di sintomi definiti sia classicamente sia in senso più allargato “psicosomatici”. Per fare un esempio specifico, in tempi abbastanza brevi si ottengono nette diminuzioni di cefalee croniche modificando toni di base e atteggiamenti di tutti i fasci muscolari del collo, delle spalle, della base del cranio, del viso, della sommità della testa. Al contempo un modificarsi profondo della modalità di respirazione, della funzionalità del sistema neurovegetativo, della ricettività degli stimoli dolorosi, e così via, contribuisce in maniera determinante al cambiamento del quadro sintomatico.

Molti esempi si potrebbero fare per altre patologie: dall’asma alle malattie dell’apparato digerente, dalle tachicardie alle infiammazioni dell’apparato uro-genitale, dalle dolenze lombo-sacrali alle affezioni della pelle; per non parlare dei disturbi di carattere più specificamente psichici, oggi così diffusi, quali l’ansia, l’insonnia, e così via. Non stiamo parlando di un “rimedio universale”, poiché l’intervento corporeo-caratteriale si pone non come sostituto della medicina, ma come un sostegno che le si affianca, poiché modifica il “terreno recettivo” della persona sia rendendo molto più efficace le cure mediche, sia permettendo al medico di affrontare i disturbi più profondi che spesso si nascondono dietro una sintomatologia più superficiale ma più eclatante.