Luciano Rispoli psicoterapeuta: Simposio internazionale: Wilhelm Reich: storia di una rimozione.

in “Psicologia Italiana Notizie” – Ed. Centro Scientifico Torinese n. 6, 1987.

Organizzato da: Istituto Italiano per gli studi Filosofici – Centro Studi Wilhelm Reich – S.I.V. Soc. It. di Vegetoterapia e Psicoterapia Corporea.


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Il  Simposio Internazionale ((Wilhelm Reich: Storia di una Rimozione”, organizzato dall’istituto Italiano per gli Studi Filosofici, dal Centro Studi Wiihelm Reich di Napoli e dalla S.l.V. – Società Italiana di Vegetoterapia e Psicoterapia Corporea, il 30e 31 ottobre a Palazzo Serra di Cassano, si è concluso con i Seminari Teorico-pratici di Domenica i e Lunedì 2 Novembre, tenutisi presso il Centro Studi W. Reich.

Nell’apertura dei lavori hanno portato il saluto e l’impegno di un intervento sempre più qualificato e presente dell’Amministrazione locale nel campo della salute e della prevenzione, l’Assessore all’Ecologia e Ambiente della Provincia di Napoli, Raffaele Perrone Capano, Vincenzo Sannino in rappresentanza di Nicola Scaglione, Assessore alla Sanità della Regione Campania. Hanno inviato i saluti il Sindaco di Napoli Pietro Lezzi, l’Assessore alla Cultura del Comune di Napoli Antonio Basile, e il Presidente della SIPs Mario Bertini.

Ha portato inoltre il saluto Giovanni Cavadi Vicepresidente del Direttìvo Nazionale della Società Italiana di Psicologia. [la introdotto i lavori Benedetto Di Meglio, Direttore del Centro Studi Reich di Napoli.

A trent’anni dalla morte dell’insigne studioso austriaco è la città di Napoli ad aver avuto l’onore di raccogliere così numerosi studiosi e ricercatori provenienti da tutte le parti del mondo. E infatti proprio a Napoli che è attivo e operante dal 1968 uno dei più importanti Istituti di studi del settore, il Centro Studi Wilhelm Reich e la sua Società Scientifica, la S.l.V. (Società Italiana di Vegetoterapia e Psicoterapia Corporea).

I convegnisti hanno discusso attraverso un fitto scambio di interventi, relazioni, tavole rotonde, in tedesco, inglese, francese e italiano nei due giorni di incontro. Nella prima giornata si è approfondito come le intuizioni di Reich (sull’identità psiche- soma e sulle connessioni tra vegetativo, sistema nervoso centrale e sistema muscolare) abbiano largamente influenzato campi di ricerca e di studio quali la psicosomatica, le moderne impostazioni della biologia, etologia e fisiologia.

Ne hanno discusso biologi e fisiologi come Packard (Università di Edimburgo) e Ruggieri (Università di Roma), medici omeopatici come Seiler (Zurigo), psicoterapeuti come Aquilina (Centro Studi W. Reich), psichiatri come D’Errico (Università di Napoli), ricercatori come Senf (Università di Berlino). Interessanti le attuali ricerche sulla trasmissione interna all’organismo, sulle alterazioni delle funzioni e sull’insorgere delle patologie. Molti sintomi come cefalee, tachicardie, infiammazioni localizzate, insonnia, coliti, asma, possono essere validamente affrontati attraverso la Psicoterapia corporeo-caratteriale che si è dimostrata un intervento molto efficace per potenziare le cure mediche e la ricettivit dell’organismo a ((riequilibrarsi)).

In tal senso le ricerche iniziate da Reich sul cancro, e continuate da altri vegetoterapeuti in Germania aspettano di riceverne una verifica scientifica definitiva e serie.

I campi di applicazione sono molteplici e vanno dalla gravidanza e dalla nascita, alle prime difTicolti del bambino, dalla terapia focalizzata di disturbi e di disfunzioni psicosomatiche, all’intervento sulle strutture affettive e cognitive dell’infanzia, dai gruppi terapeutici ai processi di Formazione. Ne hanno parlato Andriello (Centro Studi Reich Napoli), Lubrano (Centro Reich Atene), Marchino (Centro Reich Milano), Blumenthal (Norsk Institut for Vegetoterapi Oslo), Ratz (Reich Institut Vienna), Betocchi (Universitù di Napoli).

Nel settore dell’infanzia le ricerche e le esperienze realizzate dall’Asilo Sperimentale del Centro Studi Wilhelm Reich di Napoli, in particolare, hanno condotto a un modello di formazione della personalità che permette di integrare apprendimenti cognitivi e pensiero ideativo e creativo.

Nella giornata di sabato, lacono (Università di Napoli), Rispoli (Centro Studi Reich Napoli), Galli (Psicoterapie e Scienze umane – Bologna), Napolitani (Societù Gruppoanalitica – Milano), Aversa (SIAB – Roma), Estrada Villa (Istituto Reich – Mexico), Eva Reich (figlia di Wilhelrn Reich – Istituto per la nascita e l’infanzia -USA), Schmidts (DAP – Berlino), Fromme (lnitiativa Reich – Berlino), Wolkenstorfer (Reich Institut – Vienna) hanno analizzato i rapporti di Wilhelrn Reich con il movimento psicoanalitico. Lo studio dei cambiamenti dei modelli in Psicologia clinica mostra un ampliarsi di tecniche e conoscenze, un dilatarsi dei con f’ini teorici, che vanno investendo più livelli e funzioni del Sé, compresi gli aspetti più specificamente corporei.

Il modello della Vegetoterapia così discende da quello psicoanalitico e a sua volta, con l’apporto di nuovi dati e risultati di altre scienze, tende a modificarsi verso nuove prospettive di ricerca e di intervento.

Nei giorni seguenti, Domenica 1 e Lunedì 2 Novembre si sono tenuti, nella sede del Centro Studi Reich di Napoli, quattro Seminari teorico-pratici. Il primo tenuto da Eva Reich (la figlia di Wilhelm Reich, che opera da 30 anni in questo settore) sulla gravidanza, nascita e primi momenti di vita del bambino: il secondo sulla vegetoterapia, condotta da Myron Sharaf, allievo e collaboratore di Reich: il terzo da Estrada Villa dell’Istituto Reich del Messico sulla regressione: e infine l’ultimo tenuto dai tedeschi Senf, Seiler e Muschenich che hanno proseguito gli studi di Reich sul cancro, sulla lotta a questa malattia degenerativa, e sui rapporti tra vegetoterapia, orneopatia, agopuntura e biofisica.

E’ stato inoltre proiettato il film di Djgne Marcovicz su Wilhelm Reich con interviste a studiosi econtinuatori della sua ricerca in varie nazioni del mondo.

Dalle analisi degli studiosi e dei ricercatori europei e americani, risultati estremamente significativi, tra i quali possiamo sinteticamente citare i seguenti:

  1. I) Un’analisi e una riflessione interna alla scienza stessa permette oggi di capire meglio i condizionamenti che essa subisce. Spesso le direzioni che essa intraprende tralasciano scoperte importanti o spunti carichi di potenzialità. ciò che ad esempio è accaduto a Wilhelm Reich e alle sue scoperte. necessario invece che si indaghi su ogni piccola possibilità che possa portare a effettivi cambiamenti della qualità della vita e della salute fisica e psichica dell’uomo.

2) All’interno della Psicologia clinica ci sono attualmente numerose strade che collegano la ricerca con la biologia, la fisiologia, etc. e che permettono di studiare l’uomo unitariamente da più punti di vista, attraverso tutte le funzioni che intervengono nella sua vita di relazione.

Le frontiere di queste discipline scientifiche schiudono oggi prospettive incommensurabili.

3) Si può Finalmente parlare del consolidamento di un vero e proprio ramo scientifico, quello della psico-corporeità, dello studio del sistema uomo visto come complesso di funzioni multiple, delle relative connessioni o sconnessioni (modello del Sé corporeo). Questa nuova direzione intrapresa dalla scienza risulterà nel futuro un indispensabile substrato di conoscenze in numerosi campi: dalla medicina alla psicopedagogia, dalla biologia all’informatica, perché il suo oggetto di studio è proprio l’integrarsi nell’uomo dei piani che lo compongono: razionale, ideativo, fisiologico, muscolare, emotivo, con tutte le funzioni che questi piani racchiudono.

I lavori si sono chiusi con l’impegno di proseguire questo scambio scientifico tra varie nazioni con prossimi appuntamenti e prossimi progetti di continuare nella ricerca sull’infanzia, Sulla psicoterapia corporeo-caratteriale, sulla prevenzione delle malattie psicosomatiche e degenerative.

Convegno internazionale, «L’età adolescenziale-giovanile e la situazione psicosociale dello studente universitario» (Bologna, 9-1 1 giugno 1988) promosso dal Dipartimento di psicologia dell’Università di Bologna

Programma

Motivazione: L’età adolescenziale-giovanile definisce i limiti cronologici dell’utenza cui i compiti didattico-formativi dell’Università sono istituzionalmente rivolti. E’ parso quindi di fondamentale interesse (tenendo conto, in specifico, dei compiti e dei doveri dell’Università in una società posi-industriale in rapido cambiamento, alle soglie del secondo millennio) affrontare uno studio rigoroso e comparativo sulla condizione dello studente universitario, nei suoi aspetti strettamente psicologico-psicosomatici, negli aspetti pedagogici, sociali e clinici.  Per la specifica natura comparativa che i lavori dovranno assumere, il Convegno avrà, naturalmente, caratteristiche internazionali.

In modo più dettagliato, la proposta nasce da tre ordini di considerazioni:

  1. a) il processo di passaggio della terza infanzia-predolescenza all’adolescenza vera e propria e da questa all’età adulta, apre allo studio problemi di notevole rilevanza. Le modificazioni corporee, la presa di coscienza, a volte sofferta, delle proprie esigenze sessuali, le modificazioni delle strategie cognitive, il problema dell’individuazione e del consolidamento della propria identità, l’elaborazione di fantasie relative al futuro, la dinamica familiare, i problemi d’inserimento nei gruppi e nella società degli adulti: tutte queste circostanze costituiscono altrettanti fattori di possibile conflittualità e di potenziale disadattamento.