Luciano Rispoli psicologo: Scheda rilevazione Funzionale aziende.

In Neo-Funzionalismo e Scienze Integrate, Psicologia, Psicoterapia, Psichiatria. Rivista online S.E.F., n. 1, 2013.

Luciano Rispoli, Psicoterapeuta Funzionale, presenta la scheda di rilevazione Funzionale per le aziende, utile per la rilevazione dello stress lavoro-correlato.


Capacità sul lavoro e working stress

Secondo l’approccio della psicologia Funzionale alcune modalità alterate del lavoro possono incidere negativamente sui funzionamenti di fondo (psicofisiologici) della persona, soprattutto su quelli collegati al lavoro Se questi funzionamenti si alterano, a loro volta le capacità fondamentali nell’attività lavorativa dell’individuo (a tutti i livelli e in qualunque condizione nel mondo del lavoro questi sia collocato) vengono anch’esse alterate in modo disfunzionale. Con working stress (WS) ci riferiamo, appunto, a tali condizioni e modalità dell’organizzazione del lavoro, le quali, in ultima analisi, possono produrre stress sul lavoro, incidendo notevolmente sulla qualità della vita del soggetto, ma anche sulla sua prestazione lavorativa. Perché ci sia realmente stress lavoro-correlato devono coesistere contemporaneamente sia condizioni di stress reale in chi lavora sia condizioni di working stress.

La Scheda Rilevazione Funzionale Azienda

La scheda, composta da 45 item, esplora le aree indagate dalla psicologia Funzionale, comprese tra 4 piani: il piano cognitivo-simbolico, il piano emotivo-affettivo, il piano posturale-motorio e il piano fisiologico. La diagnosi Funzionale dell’organismo-Azienda sviluppa in pieno il concetto nuovo di Benessere: un concetto che può finalmente racchiudere l’interezza del suo funzionamento, la completezza del suo sviluppo. Il Benessere deve essere riferito a tutti i molteplici aspetti dell’Azienda stessa, ai suoi vari settori, ma soprattutto a quelli che noi definiamo come i funzionamenti profondi, o meglio ancora le “radici”, le “basi” del funzionamento stesso dell’Azienda: le Funzioni e i Funzionamenti di fondo (Rispoli, 2001). Le domande si presentano in parte a risposta chiusa, dove il soggetto deve scegliere tra 4 opzioni (A, B, C, D), e in parte a risposta aperta. Il punteggio attribuito ad ogni domanda va dal valore 4 per le risposte A (il funzionamento più pieno e aperto) al valore 1 per le risposte D (il funzionamento più alterato e chiuso). Ecco di seguito le aree esplorate.

  • Razionale, Consapevolezza: domande relative agli scopi dell’Azienda e sul rapporto benessere azienda/benessere personale.
  • Trasmissione dei saperi: domande su quanto si sa percentualmente relativamente a conoscenze: – necessarie al processo produttivo cui si appartiene

– rispetto a quelle che altri nello stesso processo produttivo posseggono

– quelle totali per realizzare il prodotto per intero

– quelle totali per l’azienda

– quelle caratteristiche dell’azienda, i piccoli segreti, le tradizioni.

  • Emozioni positive e prevalenti: ci sono numerose emozioni positive che possono aiutare notevolmente la vita dell’Azienda, se sono aperte e se non soccombono alle emozioni di tipo negativo. Domande sulla presenza significativa di curiosità e interesse, per i processi in atto, per le idee che vengono realizzate.
  • Morfologico: una cosa bella, un angolo bello e uno brutto dell’Azienda. Domande sulla sensibilità al bello, sui colori preferiti, su una forma che piace. Domande sulla presenza di abbellimenti portati dal singolo, sulla loro metodicità oppure su un cambiarli di tanto in tanto. Con chi si è più in contatto, ci si scambia informazioni più spesso, si sta più volentieri insieme.
  • Posizioni e posture: Come si pone l’azienda verso i vari settori, e verso le varie utenze esterne, verso i clienti. Come si pone quel settore verso gli altri settori. Come è la dirigenza di quel settore verso i sottoposti.
  • Respiro: se si hanno obiettivi ampi, voglia di allargare la propria influenza e come.
  • Aggregazione: dove si sta insieme agli altri, in compagnia degli altri, dentro e fuori l’Azienda. E’ piacevole o sgradevole il rapporto con gli altri.
  • Sonorità: come si vorrebbe riempire lo spazio sonoro.
  • Utilizzo delle potenzialità: se ci si sente utilizzati al meglio. Quali le doti migliori che si possiede. Quali le capacità poco utilizzate dall’Azienda.
  • Movimenti: ambiti culturali nei quali si inserisce il prodotto. Esistenze di altri prodotti simili e atteggiamento nei loro riguardi. I cambiamenti che stanno avvenendo nel settore. Come ci si pone nei loro riguardi. Come ci si pone di fronte a cambiamenti possibili nell’Azienda. Domande sulla voglia e possibilità di cambiare gli altri.
  • Metabolismo: cosa si fa di ciò che non serve più ai cicli produttivi, amministrativi, organizzativi. Quanto c’è di vecchio in quello che si adopera. Come si accoglierebbero forti innovazioni.
  • Percezioni: domande sulla sensibilità ai piccoli cambiamenti nelle persone, ai segnali legati all’umore. Da dove li si legge. Se si preferisce intervenire o far finta di niente. Se si drammatizza o si scivola sopra.
  • Simbolico: domande sull’immagine che l’Azienda riveste nei confronti del proprio organico.
  • Forza calma: domande sulla presenza di conflittualità positive, confronti, modifiche necessarie ai processi, iniziative aperte e produttive. La Scheda ha una doppia siglatura: una che riguarda la condizione sul lavoro del soggetto, e un’altra che rileva la presenza di possibili working stress dell’azienda. Questo consente di realizzare in contemporanea una valutazione sulla persona e sulla modalità del lavoro, con la possibilità di incrociare in modo molto significativo i dati emersi.