Scuole di Psicoterapia: Sviluppi, crescita e progetti della società.

SIPS Società Italiana di Psicologia Clinica e Psicoterapia, 1995.

La SIPS (Società Italiana di Psicologia Clinica e Psicoterapia) nel 1995 propone gli atti formali del percorso intrapreso, tenendo conto anche delle attività e del ruolo sociale della psicoterapia.


Gli atti formali e concreti del nostro percorso

– La SIPs si è posta l’obiettivo di trasformarsi in una federazione di Società per dare alle sue articolazioni maggiore autonomia e capacità operativa e per rilanciare il proprio ruolo e la propria presenza culturale.

– La SIPs si è data il termine di 5 anni per realizzare questo obiettivo (dicembre 97).

– La Divisione di Psicologia Clinica della SIPs (continuando nella sua azione di presenza scientifica e di stimolo culturale che ha sempre conservato in questi anni) si è mossa anche in questa direzione, promuovendo un dibattito su questi temi, e convocando alla fine una regolare Assemblea dei suoi soci.

Il 19 Marzo 1994 la Divisione Clinica della SIPs, riunitasi in Assemblea a Milano, si è trasformata con voto unanime in Società Italiana di Psicologia Clinica e Psicoterapia, approvandone lo Statuto.

Tutti i Soci della Divisione Clinica sono formalmente divenuti Soci della Società.

Il Presidente e il Direttivo della Divisione sono stati nominati Presidente e Direttivo della Società, e hanno ricevuto il mandato di portare avanti in tutti i sensi lo sviluppo della Società: sia sul piano organizzativo (tra cui registrazione dello statuto, federazione con la SIPs, ecc.) sia sul piano culturale; cosa che stiamo ancora facendo e faremo serenamente, specie se la SIPs Nazionale non si chiude, non si mette a fare assurde guerre interne e non cambia lo spirito generale con cui tutte le divisioni e tutte le sezioni regionali volevano ricostruirla.

Le attività

– In questo anno di attività la Società Italiana di Psicologia Clinica e Psicoterapia è stata attenta, presente e tempestivamente propositiva sui temi più importanti e sulle questioni più attuali in gioco, attraverso:

1) Un Documento generale sui Processi di sviluppo della psicologia clinica e prospettive future, che ha ricevuto diffusi consensi e apprezzamenti, inviato a tutti i soci e pubblicato su differenti riviste.

2) Un Documento sulla Interpretazione e attuazione dell’arI. 35, che è stato al centro di discussioni e dibattiti all’interno dei Consigli dell’Ordine degli Psicologi.

3) Un Documento in difesa della Specificità della Psicologia Clinica, indirizzato in particolare al Consiglio Superiore della Sanità riguardo al ruolo degli psicologi nei Servizi e alle loro finzioni direttive.

4) Un Documento di risposta ferma e ampiamente circostanziata agli attacchi portati alla Psicologia e alla Legge 56189 (proposta Meluzzi) dal titolo: La scienza, la cultura e il ruolo della psicologia oggi in Italia.

5) Un Documento di risposta immediata e circostanziata al parere della Comissione del Consiglio di Stato che ha bloccato i lavori di riconoscimento delle Scuole di Psicoterapia, creando una grave condizione di confusione, sperequazione, di ritorno a condizioni di privilegi di settori e categorie particolari.

6) Una giornata di Seminario a Bologna, organizzata in collaborazione con il Gruppo Clinico Emilia-Romagna, con interventi di alto profilo di esponenti della professione dell’accademia, sul tema programmatico della Società : Processi di sviluppo della psicologia clinica e prospetti ve future
Tutti questi Documenti hanno avuto larga diffusione istituzionale (Ministero, Consigli dell’Ordine, Capigruppo parlamentari, Associazioni), e hanno ricevuto numerose testimonianze di consenso da varie istituzioni.

Origini e linee di tendenza

  • La Società Italiana di Psicologia Clinica e Psicoterapia è la diretta continuazione della Divisione di Psicologia Clinica e ad essa hanno aderito tutti i principali esponenti della
  • La Società Italiana di Psicologia Clinica e Psicoterapia si ricollega pienamente alla tradizione storica e culturale della SIPs, e alla decisione della SIPs di trasformarsi in un insieme di Società strettamente collegate, in grado di essere culturalmente e scientificamente più operative, proprio allo scopo di rilanciare in pieno la SIPs.
  • – Ogni altra interpretazione distorcerebbe le intenzioni e lo spirito che hanno portato al nuovo statuto per una rinascita della SIPs.
  • – La Società Italiana di Psicologia Clinica e Psicoterapia non può riconoscersi in tentativi di stravolgere queste linee, di smembrare la SIPs, dì considerare le Società che stanno nascendo come altro dalla SIPs, di modificare lo Statuto senza un minimo di dibattito, di far nascere dal nulla Società che sono doppio una dell’altra (vedi una Società di Psicoterapia che non nasce direttamente dalla Divisione Clinica!). E questo soprattutto se ad avallare queste operazioni sono non più di una trentina di soci!
  • – Sarebbe veramente assurdo che un Socio che si iscrive ad una delle Società federate debba poi iscriversi anche ad una SIPs Nazionale, rifacendo la domanda ed aspettando che sia accolta nuovamente anche dal Consiglio Direttivo Nazionale e pagando un’altra quota a quest’ultimo. Tutto questo vorrebbe dire la morte della SIPs, cosa che sta pericolosamente già avvenendo!
    – Il Socio deve potersi iscrivere ad una Società federata ed essere automaticamente socio SIPs!, perché le Società federate sono la SIPs. E deve poter pagare la quota soltanto una volta! e pagana alla Società (così come già era stato deciso all’Assemblea dei Delegati di Roma), perché sono le Società che devono riportare con la loro attività l’interesse per la SIPs!
  • – Più le Società cresceranno più crescerà la SIPs, il cui Direttivo Nazionale ha il compito importantissimo di coordinare e collegare le Società, di amplificare la voce delle Società, di metterle in collegamento con le Istituzioni Nazionali e Internazionali.
  • – La SIPs Nazionale non può essere né una sovrapposizione né una contrapposizione alle Società.
    Le proposte che propugniamo (e che abbiamo sempre fermamente propugnato in tutto questo ultimo periodo) per salvare e far rinascere veramente la SIPs.
  • Nonostante la costituzione degli Ordini degli Psicologi, in una società civile vi è, e vi deve essere ancora più di prima lo spazio (che comunque va difeso e allargato) per Società di tipo scientifico e culturale che affianchi sia gli Ordini che i Sindacati. La SIPs oggi più che mai può innalzarsi al di sopra di compiti burocratici o di rivendicazione categoriale per dialogare con la Società sulle finzioni che la Psicologia e le sue applicazioni debbono ricoprire in un paese, che rispetti la vita e i bisogni fondamentali degli esseri umani.
  • Ora, la transizione tra le forme della SIPs precedenti e quelle attuali è stata purtroppo lunga e non scevra da incomprensioni e da contrapposizioni sterili e assurde. Quello a cui noi tutti dobbiamo tendere è chiudere al più presto questo periodo di confusione e dare estreme chiarezze ai nostri soci: sulle quote, sui servizi che oflìiamo loro, sulla presenza culturale e politica dei vari rami della Psicologia e della SIPs stessa.
  • Pertanto riteniamo che si debba chiudere il periodo di trasformazione con proposte molto semplici e di assoluta chiarezza, che non possono assolutamente esere disattese se non vogliamo che la disaffezione alla SIPs (sacrosanta per il periodo di crisi e inattività che la SIPs Centrale ha accusato negli ultimi anni) diventi totale e
  • Le proposte sono:
  • – si formano le varie Società federate;
  • – i soci si iscrivono unicamente alle varie Società federate e sono per questo automaticamente, indiscutibilmente, soci SIPs;
  • – la SIPs rimane dunque come sigla di tutti, di tutte le Società, e non ha soci che si iscrivono direttamente solo a lei. Questo è molto importante per evitare assurde sovrapposizioni, contrapposizioni, confusioni, interessi contrastanti (ad esempio tra una SIPs Nazionale e le Società federate, tra i Soci diretti della SIPs Nazionale e i Soci delle altre Società);
    – tutte le Società contribuiscono in egual misura al mantenimento della struttura centrale della SIPs attraverso una percentuale per ogni socio iscritto a qualunque titolo (chiarezza e semplicità), con una aliquota che non può superare il 15-20%, per lasciare a ciascuna delle varie Società la capacità reale di operare, di incidere culturalmente, di essere presenti, e di far dunque anche nuovi soci;
    – le varie Società federate sono la SIPs;
  • – la struttura centrale della SIPs, così come fanno tutte le Società federate, adegua correttamente le proprie spese al budget di cui dispone anno per anno (e non viceversa! senza pericoli di ulteriori deficit!), e cioè al numero dei soci totali di tutte le Società. Più questi aumenteranno, più attività e più strutture potrà avere questa cornice generale rappresentata appunto dalla struttura centrale della SIPs;
  • – la struttura centrale della SIPs ha così una contabilità enormemente semplificata (e quindi professionalmente meno cara) perché le entrate vengono dalle Società (enormemente di meno rispetto al numero dei Soci);
  • – la struttura centrale della SIPs ha un archivio generale, coordina le Società, le mette in contatto con Istituzioni nazionali e internazionali, favorisce la presenza di queste ultime a tutti i livelli;
  • – la struttura centrale della SIPs opera come amplificazione di quello che le Società producono (e non in contrasto) per rendere più efficaci e più conosciuti gli sforzi delle varie Società;
  • – la struttura centrale della SIPs continua ad avere un bollettino generale (magari meno costoso e più essenziale ma non per questo più brutto) come spazio equamente distribuito per tutti e come espressione delle varie linee culturali che le Società portano avanti per tutte le questioni così importanti che oggi più che mai attendono risposte.
  • L’anno sociale 1995
  • Andremo dunque avanti per questa strada, per rafforzare tutti insieme la presenza autorevole di società scientifiche federate che si affianchino a strutture più istituzionali, con tutto il peso e il ruolo che competono loro.
  • Cercheremo di rendere stabile questo bollettino di informazione, di avviare iniziative di aggiornamento su tematiche inerenti il confronto tra differenti modelli di intervento e in contesti diversi, di essere sempre presenti come voce qualificata sulle delicate questioni oggi sul tappeto.
    Arriveremo nel giro di un anno, dopo seminari e dibattiti realizzati in differenti regioni, al nostro ricorrente Congresso, che, per numerose ragioni, si delinea estremamente ricco e interessante.