Scuola di Psicoterapia: Progetto internazionale integrato in rete.

 

Forum internazionale, Verso città amiche delle bambine e dei bambini, 1997.

Il seguente progetto punta alla prevenzione del benessere in infanzia ed adolescenza, per prevenire disagi come la dispersione scolastica, le tossicodipendenze, la criminalità, i disturbi alimentari, in modo che bambini ed adolescenti possano conservare uno sviluppo armonico nelle varie fasi di sviluppo e divenire adulti integrati.


PREVENZIONE BENESSERE INFANZIA E ADOLESCENZA

I precedenti

Il progetto nasce sull’onda dei lavori di due grandi Convegni sull’infanzia, scientifici e politici al tempo stesso; uno realizzato dal Comune di Catania e l’altro dal Centro Reich a Napoli; nonché di studi e ricerche che da tempo si stanno conducendo su questo campo.

La prevenzione

Esso punta fondamentalmente sulla prevenzione del disagio infantile e adolescenziale, su un intervento diffuso che eviti l’insorgere di problemi quali l’abbandono scolastico, la tossicodipendenza, i disturbi dell’alimentazione, la violenza la criminalità, e che conservi il più possibile alle bambine e ai bambini uno stato di sviluppo armonico e integrato di tutti i lati della personalità, uno stato di profondo benessere. La prevenzione primaria evita di rincorrere e tamponare affannosamente le varie condizioni di disagio e malessere, abbattendo tra l’altro enormemente i costi sociali ed economici della comunità.

I bisogni profondi

Per realizzare una reale ed efficace prevenzione è indispensabile arrivare a comprendere ed accogliere i bisogni profondi dei bambini; non soltanto quelli materiali, non soltanto quelli superficiali indotti dal consumismo e dai mass-media, ma soprattutto quelli emotivi, affettivi, relazionali. L’essere “tenuti” e “contenuti”; essere capiti, guardati, apprezzati; il contatto profondo; il poter “lasciare” le tensioni; il non dover stare continuamente in allarme; poter sviluppare il movimento corporeo gioioso e ampio; non vedere limitate al cognitivo le loro espressioni vitali.

Metodologie

E’ possibile oggi, con interventi su genitori, insegnanti, operatori, semplici ma direzionati con molta precisione, attraverso l’uso di metodologie psico-corporee multidimensionali, di metodologie attive e partecipative, ottenere risultati di grande rilievo che permettono di evitare una enorme parte di problemi futuri, anche di grave entità.

L’osservatorio e la valutazione

L’altro punto cardine del progetto è la possibilità di valutare come stanno oggi le nostre bambine, i nostri bambini, attraverso un osservatorio non basato sulle malattie, le attività, la scolarizzazione, ma sul loro stato reale e profondo di benessere. Questo permette di comprendere con precisione quali sono le carenze in atto e in quale direzione intervenire per riequilibrare il loro sviluppo, per riaprire completamente le loro potenzialità. Ma permette anche di valutare l’efficacia degli interventi che si stanno attuando, al fine di migliorare ancora di più la qualità dell’azione, e di non correre il rischio di mettere in cantiere miriadi di attività che non vadano poi nella giusta direzione.

Il progetto

Al progetto, che è in fase di avvio, si stanno impegnando il Ministero per le Pari Opportunità, le città di Napoli e di Catania; e altre città che stanno collegandosi in rete come Città del Messico, Oslo, Atene, Montpellier. E’ aperto a tutte le città che vorranno aggiungersi per ampliare e consolidare la rete.